CRISI GRECA: UNA NAZIONE CON IL PIU’ ALTO TASSO DI DISOCCUPAZIONE IN EUROPA

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CRISI GRECA: UNA NAZIONE CON IL PIU’ ALTO TASSO DI DISOCCUPAZIONE IN EUROPA

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tempioGrecia, crisi continua ed una soluzione sempre più lontana.

In attesa del referendum cerchiamo di fare un quadro generale di una situazione drammatica in una nazione che vede negli ultimi giorni un calo del turismo di oltre il 40 per cento ed addirittura la mancanza di generi di prima necessità sulle isole.

Un debito che continua a restare
il più elevato d’Europa, aiuti che tra Ue, Bce e Fmi sono quasi
pari al debito stesso, e la disoccupazione più alta d’Europa.
Ecco tutti i numeri della crisi greca.
– DEBITO. Al 177,1% del pil a fine 2014, circa 315 mld, ma ora
dovrebbe essere salito sui 340. Era al 171,4% nel 2011, al
156,9% nel 2012 dopo la prima ristrutturazione, e al 175% nel
2013. La prima ristrutturazione da circa 110 mld aveva visto un
haircut del 53% e swap dei titoli con allungamento delle
maturità per i privati, più il taglio retroattivo degli
interessi per i prestiti dei paesi Ue.
– AIUTI. In totale, tra primo e secondo programma Ue-Fmi, Atene
ha ricevuto 226,7 mld. Dopo il primo da 110 mld del 2010 (poi
scesi a 107 per l’uscita di Portogallo, Irlanda e Slovacchia),
nel 2012 è partito il secondo, ora scaduto, da 130 mld, a cui si
sono aggiunti i fondi rimanenti del precedente per un totale di
164,5 mld. La Bce ha inoltre acquistato 18 mld di titoli e
fornito liquidità alle banche per 118 mld, di cui 89 di Ela.
– ESPOSIZIONE PAESI EUROZONA. Secondo le stime della Faz,
l’eurozona ha un’esposizione complessiva alla Grecia (prestiti
più banche) da 317 mld. La Germania è in testa con 87,6 mld,
seconda la Francia con 67 mld, terze Italia e Spagna con 40 mld.
– PAGAMENTI IN SCADENZA. Oltre agli 1,6 mld di fine giugno,
Atene dovrà rimborsare altri 450 mln al Fmi il 13 luglio più 3,4
mld alla Bce il 20. In scadenza titoli per 3 mld a metà mese.
– CIFRE ACCORDO SALTATO. Prevedevano 15,5 mld di aiuti sino a
novembre, di cui 8,7 mld dal fondo per la ricapitalizzazione
delle banche, 3,5 dai profitti della Bce sui bond greci in
portafoglio e altri 3,5 dal Fmi. Quattro le rate, di cui la
prima da 1,8 mld avrebbe consentito il rimborso del Fmi.
– INDICATORI ECONOMICI. Tasso di disoccupazione più alto
d’Europa (25,4%), anche per quella giovanile (49,7%), pil del
primo trimestre a -0,2% dopo il -0,4% dell’ultimo del 2014,
chiuso con una crescita dello 0,8%. Deficit 2014 al 3,5%, avanzo
strutturale dello 0,4%. Da rivedere le stime Ue per il 2015.

Gaetano Milone

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