GIOVANI NAPOLETANI, FIDUCIA NEL FUTURO

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GIOVANI NAPOLETANI, FIDUCIA NEL FUTURO

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di Enrico Marotta

Questa tornata elettorale napoletana che vedrà contendersi la poltrona più importante di Palazzo San Giacomo vede come possibili candidati che hanno reali possibilità di vittoria:

– Luigi de Magistris, sindaco uscente appoggiato da liste civiche,

– l’ex sfidante di 5 anni fa Gianni Lettieri in una coalizione di CDX appoggiato da FI con Mara Carfagna capolista ed altri

– Valeria Valente vincitrice delle primarie PD e sostenuta da Ala di Verdini , UDC, NCD con NAPOLI POPOLARE ed altre forze Moderate

– Matteo Brambilla del M5S

Mai come questa volta la politica parla ai giovani cercando nella creatività e nel confronto soluzioni alla piaga della disoccupazione giovanile. Napoli vive nel paradosso di essere la città europea con la percentuale di popolazione giovanile tra le più alte d’Europa ma con il tasso di disoccupazione nella fascia tra i 15-24 anni che supera il 42%(fonti istat) che sommata alla fascia dei giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro (i c.d. neet), che sfuggono quindi al calcolo statistico, arriviamo ad un tasso di disoccupazione che si aggira intorno al 50%. Dati drammatici che negli ultimi anni sono stati aggravati dalla crisi mondiale che ha fatto perdere al tessuto industriale di Napoli il 60% del lavoro in fabbrica. Da dove ripartire quindi ? quali sono le soluzioni ? Il sindaco di strada Luigi de Magistris, primo sindaco a creare un assessorato ad hoc per i giovani e la creatività ha in questa competizione elettorale parlato molto del lavoro giovanile segnalandosi durante il suo mandato per aver realizzato delle importanti sinergie tra istituzioni universitarie, istituti di credito ed enti pubblici per dare ai giovani i supporti tecnici e formativi per avviare nuove attività imprenditoriali, importanti sono state le esperienze di: sviluppo napoli, il contaminationlab-napoli che ha messo in cantiere importanti laboratori multidisciplinari per aiutare i giovani a realizzare start-up innovative sul capoluogo campano, importanti i progetti finanziati per il miglioramento dell’amministrazione pubblica in materia di rifiuti e messa in opera di operazioni artistiche che hanno esaltato la creatività ed il saper fare dei giovani napoletani. Gianni Lettieri sul tema giovani e lavoro si pone in evidenza su due questioni molto importanti che segnalano una differente veduta nel risolvere il problema della disoccupazione giovanile: i fondi europei non utilizzati al 100% dalla passata amministrazione che se utilizzati interamente potrebbero dare lavoro ai giovani e più sviluppo alla città e il mancato utilizzo del patrimonio immobiliare di proprietà del comune di Napoli che potrebbe in parte essere utilizzato dai futuri giovani imprenditori locali che attraverso queste strutture potrebbero avviare attività di natura artigianale e/o commerciale. Valeria Valente leader della compagine di CSX e vincitrice delle primarie PD vede nel mancato sviluppo della periferia e nella mancata capacità della città nell’attrarre investimenti uno dei nodi principali da sciogliere per creare lavoro e sviluppo. Contesta fortemente il sindaco uscente per “l’isolamente politico” che ha nel suo operato determinato e afferma che attraverso una sua vittoria personale e del PD la città potrebbe beneficiare di maggiori investimenti pubblici in termini di infrastrutture e servizi creando più lavoro per i giovani. In materia di turismo, di sviluppo industriale, di accesso al credito sono d’accordo in parte tutti i candidati ma il candidato del M5S Matteo Brambilla sceglie la strada del ripristino della legalità come slogan principale della sua campagna elettorale e spinge fortemente sul ritorno della “Napoli Artigianale” che ha esportato il suo “made in” in tutto il mondo. Il m5s non marca strettamente un programma politico che abbia nel settore giovani delle soluzioni specifiche ma rafforza un programma politico che possa determinare uno sviluppo a 360 gradi della città che vede nell’impoverimento generalizzato un problema ultragenerazionale , quindi non una questione giovani /vecchi. Inoltre il movimento segnala che una alta percentuale delle famiglie della periferia vive al di sotto della soglia di povertà e che solo attraverso la lotta agli sprechi determinati in parte da burocrazia lenta ed illegalità diffusa si possa reperire il danaro sufficiente per aiutare le famiglie ed i giovani in difficoltà. Tutti i programmi elettorali hanno l’ambizione di far ripartire la città capoluogo attraverso l’innovazione ed i giovani come veri protagonisti del successo dei prossimi anni. Napoli capitale Europea dei giovani nel 2018 può rinascere attraverso la creatività e la cultura attraverso un ricambio generazionale : i giovani possono essere i veri protagonisti del futuro della città attraverso un cambio di mentalità che li allontana drasticamente dall’idea del c.d. vecchio posto fisso e li avvicina sempre più verso la nuova era dell’imprenditoria giovanile che vede in una città come quella napoletana l’emergere del c.d. “glocalismo” come nuova strada per lo sviluppo. Artigianalità ed imprenditoria giovane e professionalizzata si avvicinano, parlano di più e raccontano il futuro della tradizione napoletana che dialoga, crea sinergie, può creare lavoro in una NAPOLI che attira investimenti ed idee per essere protagonista nel mediterraneo e nel mondo.

Gaetano Milone

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