VACCINI OBBLIGATORI: IL 10 MARZO SCADE IL TERMINE. 30MILA BAMBINI NON IN REGOLA

VACCINI OBBLIGATORI: IL 10 MARZO SCADE IL TERMINE. 30MILA BAMBINI NON IN REGOLA

VACCINI OBBLIGATORI: IL 10 MARZO SCADE IL TERMINE. 30MILA BAMBINI NON IN REGOLA

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Dieci marzo 2018:potrebbero essere in tutto 30mila i
bimbi che i genitori non hanno messo in regola con i vaccini obbligatori.
A fare la stima è il past president della Societa’ italiana
di Igiene Carlo Signorelli. Al momento numeri certi non ce ne
sono – sottolinea l’esperto -, l’unica base di partenza sono i
120mila in arretrato nelle coorti 2011-2015 calcolati dal
ministero della Salute quando è stata approvata la legge. Di
questi circa un terzo era già stato recuperato a ottobre 2017, e
si può stimare che ancora circa 30mila non siano in regola.
Difficilmente però non verranno riammessi a scuola, ci sono
Regioni che hanno una proroga perché hanno l’anagrafe vaccinale,
altre che danno un appuntamento d’ufficio quando mandano la
lettera di richiamo ai genitori. Come minimo ci dovrebbe essere
un ultimo colloquio con la Asl prima di arrivare
all’esclusione”.
Il termine del 10 marzo è ribadito anche dall’ultima
circolare Miur-Ministero della Salute dello scorso 27 febbraio.
Secondo la procedura standard i genitori dovranno dimostrare di
aver effettuato la vaccinazione o di aver almeno preso
l’appuntamento con la Asl. In caso contrario per i minori di sei
anni c’è l’esclusione, mentre fino ai 16 una multa fino a 500
euro. Per le regioni dove è presente una anagrafe vaccinale c’è
la possibilità invece di accedere alla procedura semplificata,
in cui Asl e scuole ‘si parlano’ direttamente. Hanno già aderito
a questa opzione Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio,
Toscana, Marche, Bolzano, Trento, Liguria, Lazio, Valle d’Aosta
e Sicilia. Anche in questo caso rimane il termine del 10 marzo
per mettere in regola i bimbi, ed entro questa data le Asl
dovrebbero aver inviato alle scuole gli elenchi aggiornati. I
dirigenti hanno poi fino al 20 marzo per mandare una lettera
agli inadempienti, che a loro volta hanno dieci giorni per
produrre la documentazione. Entro il 20 aprile poi le scuole
segnaleranno alle Asl chi si è rifiutato.
Alcune Regioni hanno già fornito qualche dato preliminare. In
Lombardia sono poco meno di 20mila i bambini tra 0 e 6 anni non
in regola, mentre in Toscana la stima è di 13mila ‘under 6’ e
120mila totali. In Puglia a correre il rischio di esclusione
sono circa 5mila bambini. Tutte le Regioni segnalano però un
aumento delle coperture. “La sensazione è che ci sia stato un
bel recupero – conferma Signorelli -, l’obbligo ha agito sia sui
genitori esitanti sia sulle strutture, che si sono trovate per
effetto della legge sull’obbligo e del nuovo piano vaccinale a
dover fare il doppio delle vaccinazioni rispetto al passato. 

Gaetano Milone

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