LA REGIONE CAMPANIA ISTITUISCE IL COMITATO REGIONALE CONTRO BULLISMO E CYBERBULLISMO

LA REGIONE CAMPANIA ISTITUISCE IL COMITATO REGIONALE CONTRO BULLISMO E CYBERBULLISMO

LA REGIONE CAMPANIA ISTITUISCE IL COMITATO REGIONALE CONTRO BULLISMO E CYBERBULLISMO

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NAPOLI – Contrastare le discriminazioni e tutelare l’integrità psico-fisica di bambini e giovani, anche nell’utilizzo degli strumenti informatici e della rete. La Regione Campania istituisce il Comitato regionale per la lotta al bullismo ed al cyberbullismo, presieduto dall’Assessore alla Formazione e alle Pari Opportunità, Chiara Marciani, su delega del Presidente Vincenzo De Luca.

Il Comitato, in particolare, è previsto dalla Legge n.11 del 22 maggio 2017 (“Disposizioni per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nella Regione Campania”), con cui l’Amministrazione regionale si è dotata di uno strumento per diffondere la cultura della legalità e prevenire e contrastare episodi di violenza o di sopruso verso ragazzi considerati bersagli facili o incapaci di difendersi.

Il Comitato svolgerà diverse funzioni. Innanzitutto si occuperà di tracciare una mappatura del fenomeno, raccogliendo e aggiornando i dati provenienti dal territorio regionale. L’obiettivo è di predisporre un piano di azione integrato per il contrasto e la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo e creare una sinergia tra tutti gli attori coinvolti, attraverso protocolli di collaborazione con gli enti statali, locali e con le istituzioni nonchè convenzioni tra le scuole e le ASL. Saranno coinvolti gli operatori sul territorio per avviare iniziative volte alla diffusione della conoscenza delle norme di buon comportamento e di sicurezza in rete.

“Riconoscere il bullismo non è sempre facile – dichiara Chiara Marciani, Assessore alla Formazione e alle Pari Opportunità – soprattutto quando questo fenomeno si sviluppa in rete e attraverso il web. Con il Comitato saranno  avviate iniziative sinergiche e sarà messo in rete il lavoro già avviato per coinvolgere tutto il territorio regionale ed ottenere risultati più efficaci; scuola, famiglia, associazioni  ed istituzioni sono  determinanti nella diffusione di un atteggiamento anche culturale che educhi al rispetto dell’altro e della diversità, al senso della comunità e della responsabilità collettiva”.

Redazione

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