LONGOBARDI: “INVESTIRE 20 MILIARDI DI EURO PER I CONCORSI PUBBLICI”

LONGOBARDI: “INVESTIRE 20 MILIARDI DI EURO PER I CONCORSI PUBBLICI”

LONGOBARDI: “INVESTIRE 20 MILIARDI DI EURO PER I CONCORSI PUBBLICI”

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Il Consigliere Regionale della Campania, Alfonso Longobardi, Vicepresidente della Commissione Bilancio, intervenendo nel programma “CRC TV” a cura del Consiglio Regionale della Campania e condotto dalla giornalista dottoressa Gabriella Peluso, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «La Pubblica amministrazione va profondamente riformata, in Campania ed in Italia. E piuttosto che parlare di misure assistenzialistiche come il “reddito di cittadinanza”, che non sono basate sul lavoro dignitoso e produttivo, occorre offrire un’alternativa occupazionale seria e strutturale.
Investendo una somma analoga a quella prevista per coprire il “reddito di cittadinanza”, ovvero circa 20 miliardi di euro, che sono recuperabili dal bilancio pubblico, in Italia in un triennio si possono far ripartire i concorsi, così da assumere giovani e disoccupati, assicurando anche il necessario ricambio generazionale negli uffici e nei settori con maggiore necessità di occupazione (sanità, ospedali, ministeri, regioni, forze dell’ordine, enti locali, impieghi pubblica utilità, ecc).
Oggi l’età media negli uffici pubblici è molto alta. Di qui a qualche anno moltissimi dipendenti andranno legittimamente in pensione. Occorre, quindi, programmare per tempo un piano serio di assunzioni attraverso i concorsi pubblici.
La cifra necessaria è reperibile attraverso i diversi piani di spending review elaborati ma finora mai concretamente attuati (vedi ad esempio il ‘Piano Cottarelli’ che prevedeva un recupero di almeno 20 miliardi di euro). Calcolando un reddito annuale di almeno 15mila euro si possono prevedere assunzioni per 1 milione e 300 mila lavoratori. È una proposta seria, priva di populismo spicciolo e di propaganda politica, che è praticabile con un crono-programma concreto e strutturale.
In Campania come in Italia vi è assoluta necessità di riaprire i concorsi, così da avere una forza lavoro più dinamica, capace di rendere la Pubblica amministrazione più moderna ed efficace, oltre che a garantire il necessario ricambio generazionale».

Redazione

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