MASSA LUBRENSE – IL PREMIO “VERVECE 2018” A NAVE “DICIOTTI” E NAVE “DATTILO”, UNITA’ DELLA GUARDIA COSTIERA: PER “L’INCESSANTE E PROFESSIONALE OPERA DI SALVAGUADIA DELLA VITA UMANA IN MARE” .

MASSA LUBRENSE – IL PREMIO “VERVECE 2018” A NAVE “DICIOTTI” E NAVE “DATTILO”, UNITA’ DELLA GUARDIA COSTIERA: PER “L’INCESSANTE E PROFESSIONALE OPERA DI SALVAGUADIA DELLA VITA UMANA IN MARE” .

MASSA LUBRENSE – IL PREMIO “VERVECE 2018” A NAVE “DICIOTTI” E NAVE “DATTILO”, UNITA’ DELLA GUARDIA COSTIERA: PER “L’INCESSANTE E PROFESSIONALE OPERA DI SALVAGUADIA DELLA VITA UMANA IN MARE” .

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MASSA LUBRENSE – A ritirare il premio assegnato dalla “Fondazione Vervece” nell’ambito della quarantaquattresima edizione della “Madonnina del Vervece”, su espressa delega del comandante generale delle Capitanerie di Porto, ammiraglio Pettorino, il capo del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia, Capitano di Fregata Guglielmo Cassone.

La cerimonia di consegna avverrà sabato 8 settembre alle ore 19.00, nel cinquecentesco chiostro del convento della Lobra a Massa Lubrense alla presenza di autorità civili e militari e numerose rappresentanze di circoli subacquei della Regione. A rendere particolarmente suggestiva la serata, la presenza di gruppo di allievi del prestigioso Liceo Artistico Musicale F.Grandi di Sorrento, diretti dal maestro Domenico Guastafierro che si esibiranno in un concerto di musica classica e, la lettura da parte dell’autore Rosario Di Nota, di una poesia in lingua napoletana su una vecchia leggenda del Vervece.

La messa di domenica, alle ore 11.30, sullo scoglio, verrà celebrata da don Antonino De Maio subito dopo aver benedetto le nuove pietre dei comuni di Monte di Procida e Procida, del palombaro della Regia Marina Salvatore Sorrentino, del Rotary distretto 2100 di Sorrento, della marineria di Puolo che verranno ad affiancarsi a quelle numerose  di vittime del mare la cui anima è raccomandata alla Madonnina sommersa.

La storia religiosa del Vervece ebbe inizio nel 1975,  l’anno successivo al record del mondo in apnea realizzato dal sub siracusano Enzo Maiorca, nello specchio d’acqua antistante lo scoglio del Vervece, fu collocata su uno sperone sommerso della roccia, a 12 metri di profondità, una statua della Madonna a protezione della gente di mare.  Sulla parete emersa dello scoglio durante le varie celebrazioni annuali, in segno di solidarietà umana, sono state apposte venticinque targhe di altrettante nazioni estere, presenti i propri rappresentanti diplomatici, dei “Tridenti d’oro” di Ustica, dei primi campioni della subacquea, di Luigi Ferraro, medaglia d’oro al valor militare scomparso nel 2006, dei “Marinai d’Italia” e dall’anno scorso del pioniere della medicina iperbarica in Italia, Ammiraglio Raffaele Pallota d’Acquapendente e di Enzo Maiorca.  A celebrare la Santa Messa Cardinali, Vescovi, umili francescani.

Redazione

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