META: SI TINGE DI GIALLO IL RITROVAMENTO DELLE TARTARUGHINE. TROPPE 16 ORE TRA IL RITROVAMENTO E LA CHIAMATA

META: SI TINGE DI GIALLO IL RITROVAMENTO DELLE TARTARUGHINE. TROPPE 16 ORE TRA IL RITROVAMENTO E LA CHIAMATA

META: SI TINGE DI GIALLO IL RITROVAMENTO DELLE TARTARUGHINE. TROPPE 16 ORE TRA IL RITROVAMENTO E LA CHIAMATA

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Potrebbe essere, senza scomodare Agata Christie o Edgar Allan Poe il giallo dell’estate metese, il ritrovamento sull’arenile della spiaggia di Alimuri,  di 14 tartarughe (all’inizio si parlava di 15 ma una è morta) nella prima mattinata del 15 settembre ad opera di un gruppo di giovani che spensieratamente si trattenevano su una delle più affollate spiagge della Costiera Sorrentina. Ma veniamo ai fatti o meglio alla trama del nuovo libro giallo della costiera sorrentina scritto a quattro mani dai collaboratori o dipendenti (l’organico resta un mistero per i semplici mortali), dell’Area Marina Protetta, dal sito “Tartarughe Marine in Campania”, dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e da un gruppo di ragazzi “prelevatori incauti” delle piccole caretta caretta. Stando infatti a quanto riferito da “vox populi, vox Dei” e riportato in parte dai siti che hanno dato le prime informazioni, le tartarughine sono state avvistate intorno alle cinque del mattino del giorno 15 settembre dai ragazzi provenienti da un paese vesuviano. Ebbene l’intervento della Capitaneria di Porto per prima, quello successivo del direttore del Parco Marino Punta Campanella e degli uomini della Stazione Dohrn è avvenuto intorno alle ventuno . Cosa è successo in questo lasso di tempo?. Ecco allora intervenire una dispettosa farfallina che sussurra alle orecchie dei beni informati che le tartarughine sono state portate via dai ragazzi e che un genitore preoccupato  della presenza in casa di animali di specie protetta abbia telefonato alla Capitaneria che ha investito del problema il mega direttore del Parco Marino che a sua volta ha chiamato la Stazione Dhorn  concordando la consegna delle tartarughine. Fantasia o realtà?. Sta di fatto che le caretta-caretta, oggi in luogo protetto, ritorneranno in acqua a Capri (non si capisce perchè non a Meta, noblesse oblige e poi Capri sta preparando la sua area protetta) mentre delle altre presunte novanta o cento (questa la quantità di uova schiuse per ogni deposizione) non se ne sa nulla. Hanno realmente preso il mare o….. E’ un giallo e non si svela l’ultimo capitolo.

Gaetano Milone

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