SORRENTO, FUOCO SULLA BENZINA A MARINA PICCOLA: PARLA L’ASSESSORE PRESENTE AL SOPRALLUOGO

SORRENTO, FUOCO SULLA BENZINA A MARINA PICCOLA: PARLA L’ASSESSORE PRESENTE AL SOPRALLUOGO

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“Excusatio non petita, accusatio manifesta”, il famoso proverbio ammonisce sull’inutilità di alcune entrate a “gamba tesa” ed in questo caso,  di un assessore sorrentino, tirato in ballo dal nostro giornale, per la sua “inopportuna” presenza durante un sopralluogo disposto dal Pubblico Ministero della Procura Oplontina, sui ripetuti e mai rimossi abusi edilizi, da parte dei concessionari di stabilimenti balneari a Marina Piccola di Sorrento.

” Giustificazioni” peraltro raccolte in questo caso, da un famoso giornale on line locale soprattutto quando arriva in ritardo su notizie di rilevanza regionale (di solito fa il copia ed incolla), forse impegnato a raccogliere quanti più necrologi è possibile per aumentare le “visualizzazioni” o ad attingere contributi dalla casa comunale di turno.

L’impreparazione o come sospettato da tanti la cattiva fede, dell’articolista, va poi oltre, quando parla di “presunti abusi” quando anche i sassi delle spiagge, ricoperti ultimamente cos sabbia bianca, sanno di relazioni dell’Ufficio tecnico comunale su abusi concreti realizzati negli ultimi vent’anni!

Ma veniamo ai fatti: il sopralluogo disposto dal P. M. della Procura di Torre Annunziata, con delega all’Autorità giudiziaria, alla locale Capitaneria di Porto, ai Vigili Urbani ed a un funzionario del Comune di Sorrento rientra in indagini legate al segreto istruttorio e nessuno può presenziare anche per scongiurare il reato di “Inquinamento delle prove”.

La presenza dell’Assessore comunale sorrentino che addirittura a digiuno di normative nazionali tenta di giustificare la sua presenza  in quanto il sopralluogo avrebbe riguardato anche la spiaggia di San Francesco, definita di “proprietà comunale” (appartiene come tutte le concessioni al Demanio dello Stato) e la meraviglia di “come possa fara notizia un assessore che svolge semplicemente il proprio lavoro nell’interesse della colletività” ci lascia interdetti e curiosi di sapere quali saranno le prossime mosse del Publico Ministero oplontino.

Gli abusi realizzati e documentati in vari sopralluoghi dei tecnici comunali, con relative ordinanze di demolizioni vengon oggi contrabbandate con semplici chiusure con “paratie lignee di locali”.

Giustificazioni di parte, che vanno verificate così come la realizzazione di manufatti sulla strada di collogamento da Marina Piccola al Ninfeo romano sottostante l’hotel Syrene. abusi segnalati da Associazioni del Territorio, che se confermati imporrebbero l’immediata revoca delle concessioni.

Gaetano Milone

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