MISSIONE UMANITARIA IN ALBANIA, DONAZIONE DI UN’AMBULANZA E ALTRO MATERIALE ED ATTREZZATURE MEDICHE E SANITARIE.

MISSIONE UMANITARIA IN ALBANIA, DONAZIONE DI UN’AMBULANZA E ALTRO MATERIALE ED ATTREZZATURE MEDICHE E SANITARIE.

MISSIONE UMANITARIA IN ALBANIA, DONAZIONE DI UN’AMBULANZA E ALTRO MATERIALE ED ATTREZZATURE MEDICHE E SANITARIE.

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15/16/17 MAGGIO 2019 – MISSIONE UMANITARIA IN ALBANIA, DONAZIONE DI UN’AMBULANZA E ALTRO MATERIALE ED ATTREZZATURE MEDICHE E SANITARIE.

Missione umanitaria: Mercoledì 15 maggio scorso, da Salerno verso l’Albania, per consegnare al piccolo ospedale della cittadina rurale di Këlcyrës, nell’entroterra montuoso del distretto di Argirocastro, un’ambulanza, un autoclave per la sterilizzazione dei ferri chirurgici  e altre piccole attrezzature e materiali vari per le analisi biologiche, oltre ad una incubatrice all’ospedale proprio di Argirocastro.

L’automezzo di soccorso, dono dell’Associazione “Corpo Internazionale di Soccorso Humanitas” di Salerno, dell’Università popolare “Universo Umanitas”, anch’essa di Salerno e del Sovrano Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Malta OSJ è stato imbarcato -su un traghetto – al porto di Bari, da dove il Dr. Roberto Schiavone di Favignana, presidente dell’Associazione Humanitas, nonché ministro per la Salute dell’Ordiene di Malta OSJ ed il Dr. Luigi Garbo, direttore generale dell’Università Humanitas, sono partiti alla volta di Durazzo. Al loro arrivo c’erano ad attenderli: il Sindaco di Durazzo Vangjush Dako; il Prefetto di Durazzo ;il Prefetto di Argirocastro il Dr. Astrit Aliaj. Dopo le operazioni doganali ed un breve scambio di saluti, sono ripartiti, con l’ambulanza, per la città di Argirocastro a qui quasi 200 km di distanza da Durazzo.

La mattina del 16 maggio, presso la prefettura di Argirocastro, il dr. Roberto Schiavone di Favignana ed il dr. Luigi garbo, alla presenza del prefetto del distretto dr. Astrit Aliaj, del console onorario italiano prof. Teodor Bilushi, è stato concretizzato l’atto di donazione del l’ambulanza alla cittadina di Këlcyrës, con la firma di un protocollo di collaborazione, propedeutico a future collaborazioni in ambito sociale, culturale e sanitario.

Alla delegazione italiana i ringraziamenti di una intera comunità, attaverso le parole del prefetto Astrit Aliaj. Il quale ha rimarcato il fatto che, secondo la sua diretta esperienza, conosce l’impegno umanitario che da oltre 40 anni l’Humanitas di Salerno e con essa l’Università Popolare e l’OSJ, portano la solidarietà italiana in ogni parte del mondo.

Ripartiti da Argirocastro, dopo circa 70 km, sono giunti nella cittadina rurale di Këlcyrës, per consegnare materialmente l’ambulanza al locale posto di Soccorso Sanitario.

Grande la gioia e la riconoscenza manifestata, da tutto il personale della struttura sanitaria e della popolazione, soddisfazione e riconoscenza concretizzatesi nelle parole del sindaco Klemend Ndoni, il quale, quasi commosso ci ha tenuto a rimarcare il fattoche; “voi, giunti da tanto lontano, con spirito di fratellanza e grande generosità, con queste vostre donazioni contribuirete a salvare delle vite umane, non solo della nostra area, ma anche delle altre piccole comunità a noi vicine, le quali senza un mezzo di trasporto autonomo sono impossibilitate ad arrivare preso questo posto di soccorso, ad Argirocastro o nella capitale Tirana, a centinaia di chilometri di distanza per patologie più gravi”. Sino a 5 anni fa avevamo una nostra vecchia ambulanza, ma da quando si era rotta non abbiamo risorse economiche per ripararla, grazie ancora di cuore a voi e, attraverso voi all’Italia.

Grande è stata la soddisfazione nel sentire i ringraziamenti del sindaco che, a nome dell’intera comunità locale, ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria, in una cerimonia da tenersi durante una prossima missione in Albania.

I protagonisti della missione, dr. Roberto Schiavone di favignane ed il dr. Luigi Garbo, ci hanno tenuto a ribadire che: “con questo ennesimo viaggio di solidarietà, abbiamo avuto la conferma di quanto già pensavo, ovvero, che tutto il mondo è un enorme paese.

Attraverso questo breve, ma intenso viaggio, si è scoperto un bellissimo popolo, quello Albanese, accogliente e familiare, hanno aperto le loro case ed i loro cuori.

Con questa ennesima esperienza di vita, abbiamo rafforzato il nostro convincimento, ovvero, che la reciproca conoscenza ed il rispetto delle parti, pure nelle diversità, quando sono sincere, fugano qualsiasi reciproco “preconcetto, facendoci scoprire che siamo molto più simili di quanto si possa immaginare.

 

A margine del viaggio in Albania, è stato compiuto anche una sorta di “pellegrinaggio laico-patriottico” a Mali Trebescines, località di alta montagna tristemente nota essendo stato teatro di guerra. Durante il secondo conflitto mondiale qui vi era il fronte avanzata, e persero la vita oltre 16.000 soldati italiani ed altrettanti greci.

Il mio “pellegrinaggio” mirava al ritrovamento di tracce o notizie su un giovane soldato sorrentino, Teodoro Di Maio. Partito e mai più tornato, deceduto a Mali Trebescines in combattimento il 26 gennaio 1941.

Purtroppo, anche grazie a notizie dal Ministero della Difesa, le sue spoglie non furono mai identificate, pur avendo la certezza documentata della sua presenza e, conseguente morte, qui durante i tragici eventi bellici.

Di sicuro, anche grazie a notizie reperite in loco, si è saputo che le sue spoglie, non identificate, riposano al Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari. Infatti, intorno al 1962/63 il Governo Italiano, attraverso l’impegno del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, provvedé alla esumazione dei resti dei soldati italiani traslandole presso il Sacrario Militare di Bari.

Il gruppo ha deposto un mazzo di fiori tricolori a memoria di Teodoro e dei tanti poveri giovani caduti li, con una preghiera speciale proprio per i tanti ignoti.

Mali Trebescines, come tanti altri luoghi “di morte” è la palese testimonianza del l’assurdità della guerra. Dobbiamo lavorare sempre più per l’affermazione del grande valore della pace e della fratellanza tra i popoli, questo il sentimento unanime dei presenti.

Altra importante iniziativa è stata la una prima presa d’atto per una possibile missione di imprenditori dalla Campania verso l’Albania. Questo anche in considerazione della grande crescita economica e sociale del paese “delle Aquile”. Oggi l’Albania offre grandi opportunità di investimenti.

Pertanto si sta lavorando al fine di poter realizzare una sorta di gemellaggio tra le nostre comunità e quelle albanesi. Eventualmente, anche con il contributo delle  camere di commercio, o di altre organizzazioni di categoria interessate al progetto. Creando momenti di reciproco interesse economico, specialmente in ambito Edilizio, Infrastrutturale, del Turismo, dell’Agricoltura, della Gastronomia e degli scambi culturali in generale.

Il tutto sotto l’attenta guida ed i saggi consigli del prefetto di Argirocastro dr. Astrit ALIAJ, da sempre attento ai bisogni delle comunità locali e delle varie categorie produttive ed economiche del territorio. Da sempre impegnato per far conoscere la vera “Albania”, paese dall’ambiente incontaminato e rigoglioso, ricco di materie prime e dalla popolazione da sempre amica dell’Italia, infatti molti albanesi parlano bene l’italiano, imparato attraverso la visione delle nostre reti televisive.

Di seguito alcuni dati socio-economici sull’andamento dell’Albania.

Negli ultimi anni, la crescita economica è derivata principalmente dai nuovi investimenti nel settore edile. Ma, dallo scorso anno la storia è cambiata: INSTAT, infatti, evidenzia che nel secondo trimestre del 2018 il settore in questione sia in calo del 2,16% rispetto allo scorso anno, mentre l’economia è stata per lo più sostenuta dall’ampliamento dei consumi familiari.

“Il consumo totale popolare, che rappresenta la principale spesa nell’economia, è salito al 3,35%. Mentre nel secondo trimestre consecutivo l’economia e cresciuta  al di sopra del 4%, superando in questo modo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.

Entrambe queste prestigiose istituzioni, infatti, avevano previsto un rallentamento della crescita economica del paese ad un valore del 3,5% di media per l’intero anno, a causa del termine di alcuni progetti importanti come il gasdotto trans-Adriatico e la cascata di Devolli.
Ma, dati alla mano, la crescita nei primi sei mesi del 2019 ha registrato un valore del 4,4%, quasi un punto percentuale più rispetto alle previsioni delle due istituzioni.

In conclusione, si spera che il mare Adriatico, che sino a ieri divideva due popoli, possa diventare una sorta di “autostrada del mare” che avvicini sempre di più le due nazioni ed i due popoli, non solo dal punto di vista economico, ma, cosa più importante, dal punto di vista sociale e culturale.

Redazione

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