SORRENTO, OSPEDALE SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA: SLITTA A LUNEDI’21 L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO REPARTO DI ORTOPEDIA

SORRENTO, OSPEDALE SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA: SLITTA A LUNEDI’21 L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO REPARTO DI ORTOPEDIA

SORRENTO, OSPEDALE SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA: SLITTA A LUNEDI’21 L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO REPARTO DI ORTOPEDIA

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L’inaugurazione del nuovo reparto di ortopedia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento previsto per venerdi’ 18 ottobre slitta a lunedi’ 21 alle ore 11.00. Entra quindi  a pieno regime l’attività altamente specialistica del reparto diretto dal dott. Raffaele D’Ambra con la collaborazione degli ortopedici Morra, De Rosa, Buononato , grosse professionalità spesso impegnate al reparto ortopedia dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Sedici i posto letto del reparto ortopedico dell’ospedale sorrentino, pronti a diventare 20 con il potenziamento dell’organico infiermeristico. Circa 500 interventi chirurgici annui, traumatologia di tutti i distretti scheletrici ad eccezione di bacino e colonna vertebrale, centro di riferimento per la traumatologia della caviglia, chirurgia protesica di anca, ginocchio e spalla: questi i numeri di un reparto d’eccezione di un ospedale di provincia mortificato nelle proprie specializzazioni (Cardologia e la stessa ortopedia accorpate al San Leonardo di Castellammare, carenze croniche di anestesisti che bloccano gli interventi, facciata da ospedale di guerra fotografato da turisti in cerca di curiosi souvenir )  da scelte  programmatiche altamente penalizzanti per la sanità peninsulare ( stesso discorso per l’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense) che oggi trovano, nei nuovi manager, direttore generale Gennaro Sosto, direttore sanitario Gaetano D’Onofrio e direttore amministrativo Giuseppe Esposito, tutti presenti all’inaugurazione di lunedì 21 ottobre insieme ai sindaci della penisola sorrentina, un nuovo corso con risposte positive all’esigenze sanitarie delle popolazioni locali e della costiera amalfitana.

Gaetano Milone

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