VICO EQUENSE – FENOMENO RANDAGISMO SUL MONTE FAITO, VERTICE IN PREFETTURA

VICO EQUENSE – FENOMENO RANDAGISMO SUL MONTE FAITO, VERTICE IN PREFETTURA

VICO EQUENSE – FENOMENO RANDAGISMO SUL MONTE FAITO, VERTICE IN PREFETTURA

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VICO EQUENSE – Il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore e il Comandante dei Vigili Urbani Ferdinando De Martino, hanno partecipato all’incontro in prefettura sul delicato tema del randagismo che interessa l’area del monte Faito. La problematica è stata segnalata dall’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari e dalla direzione dell’ASL Na 3 Sud, che hanno chiesto un tavolo per capire le possibili soluzioni. La Prefettura, nel corso dell’incontro, ha precisato che non ha nessuna competenza in materia, se non quella di promuovere e favorire il raccordo tra gli enti competenti per l’adozione di tutte le misure necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità. “Il Faito – sottolinea la dottoressa Rosanna Gamerra della Prefettura – è una realtà in ripresa economica, meta turistica ma anche sede di un’intera comunità, dove occorre, quindi, intervenire con tempestività, contemperando le esigenze di tutela dell’incolumità di persone e beni e quella del benessere degli animali.” All’interno del monte Faito, evidenzia l’ASL, vagano alcuni cani liberi, prevalentemente di razza maremmana, nove dei quali recentemente dotati di microchip, con conseguente iscrizione all’anagrafe canina e ora di proprietà di un pastore che li utilizza per la guardia del gregge. Ci sono poi anche altri cani randagi. Il Primo cittadino di Vico Equense fa rilevare che sull’argomento si è già aperto un tavolo al Comune, senza, tuttavia, gli esiti sperati, ma rimarca la personale attenzione al fenomeno e la massima disponibilità ad affrontare il problema per trovare una soluzione condivisa con l’ASL e le associazioni animaliste. Le associazioni di settore, presenti al tavolo, si dichiarano disponibili a collaborare con le istituzioni e gli enti competenti, precisando di ritenere senz’altro preferibile l’iter della sterilizzazione come procedura per attuare il piano di controllo delle nascite, e della conseguente remissione sul territorio, soprattutto per i cani maremmani che non potrebbero resiste in un canile. Peraltro, tali soluzioni comportano anche consistenti risparmi per i Comuni, che altrimenti dovrebbero affrontare le spese per il mantenimento nei canili. In conclusione il tavolo conviene di adottare i provvedimenti per richiedere l’intervento dell’ASL per la sterilizzazione dei cani randagi, e la remissione controllata sul territorio, nel caso di non aggressività degli animali. In più si valuterà l’opportunità di un protocollo d’intesa tra Comuni, ASL e Associazioni animaliste, per una più efficace collaborazione, sempre nell’interesse dell’incolumità delle persone e del benessere degli animali. All’incontro, anche se invitati erano assenti il Comune di Castellammare di Stabia e l’Ente Parco. Presenti l’ASL, i Comuni di Vico Equense e Pimonte, l’Associazione Pro Faito Onlus, il Movimento Etico Tutela Ambiente e Animali Liberi Onlus, l’ENPA delegazione di Sorrento e l’ADLA.

Redazione

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