SORRENTO: FOLLA DI AMICI, PARENTI E GENTE COMUNE ALLA CATTEDRALE PER I 25 ANNI DI MATRIMONIO DI ANTONINO E MARIELLA

SORRENTO: FOLLA DI AMICI, PARENTI E GENTE COMUNE ALLA CATTEDRALE PER I 25 ANNI DI MATRIMONIO DI ANTONINO E MARIELLA

SORRENTO: FOLLA DI AMICI, PARENTI E GENTE COMUNE ALLA CATTEDRALE PER I 25 ANNI DI MATRIMONIO DI ANTONINO E MARIELLA

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UNA FUNZIONE RELIGIOSA SOBRIA MA ELEGANTE, SEMPLICE MA COINVOLGENTE QUELLA DI IERI SERA NELLA CATTEDRALE DI SORRENTO PER I VENTICINQUE ANNI DI MATRIMONIO DI ANTONINO MARESCA E MARIELLA TRAMONTANO. A CELEBRARE LA SANTA MESSA , DON  FRANCO, PRESENTE IN TUTTE LE TAPPE RELIGIOSE DELLA LORO VITA CONIUGALE, DON CARMINE, DON ROBERTO, DON MARIO.. IL CANTO DEL SOPRANO ILENA  CAFIERO HA RISUONATO IN MODO SUBLIME TRA LE ANTICHE E STORICHE MURA DEL PIU’ IMPORTANTE TEMPIO RELIGIOSO SORRENTINO DANDO ALLA FUNZIONE PARTICOLARE SOLENNITA’. AL TERMINE DELLA CELEBRAZIONE,A CUI HANNO PRESO PARTE, TRA GLI ALTRI, I GENITORI DI ENTRAMBI GLI SPOSI UN BREVE “RINGRAZIAMENTO” ALLA STUPENDA COPPIA PARTICOLARMENTE IMPEGNATA NEL SOCIALE DA PARTE DI MARIAROSARIA ANTONETTI, E LA LETTURA DI  UNA LETTERE DI SANT’AGOSTINO ” ALL’UOMO PER AMARE SEMPRE LA SUA DONNA” CON UNO SCRITTO INTRODUTTIVO DI GAETANO MILONE,  CHE DI SEGUITO RIPORTIAMO, PRESIDENTE DELLA “FONDAZIONE VERVECE” ALLA CUI STATUA SOMMERSA DELLA MADONNA, ANTONINO MARESCA E’ PARTICOLARMENTE LEGATO INSIEME AI SUOI COLLEGHI DEL NUCLEO SOMMOZZATORI DELLA GUARDIA DI FINANZA.

Abbiamo assistito con trasporto cristiano e affettuosa devozione alla celebrazione della Santa Messa per i venticinque anni di matrimonio di Antonino e Mariella, da parte di don Franco Maresca, il sacerdote che li ha accompagnati nelle tappe più importanti della loro crescita civile e religiosa.

Una sorte di messa di ringraziamento per “Grazia Ricevuta”, com’era nelle tradizioni religiose delle popolazioni della penisola sorrentina, a cui, hanno partecipato, come allora, con egual gioia, gli anziani genitori, le figlie, i parenti e gran parte della comunità locale.

Sì, Antonino e Mariella hanno ricevuto dal Signore una Grazia particolare, il dono della Fede!.

Un dono che si manifesta nel quotidiano, nell’essere buoni genitori, onesti lavoratori, cittadini esemplari. Le attività del “tempo libero”, le frequentazioni giornaliere della “Casa di Dio”, la presenza continua tra i meno abbienti, gli ultimi, in un silenzioso donare se stessi a chi soffre, a chi ha bisogno anche di una semplice parola di affetto per superare la solitudine dei tempi moderni, ne sono prova ed esempio di vita alle giovani generazioni.

Antonino ha conosciuto Mariella adolescente, ad appena dodici anni di età e da allora sono inseparabili malgrado l”esilio” lavorativo a Genova, dove Antonino giovane sommozzatore della Guardia di Finanza, viveva i primi anni di matrimonio in perfetta sintonia con la donna della sua vita, infermiera professionale presso una struttura sanitaria del luogo, lontani dalle famiglie, dagli affetti, dalla loro terra d’origine.

La nascita della primogenita nel 2000 li convinse a ritornare a Sorrento , primo Antonino con la piccola Giulia presso i suoceri, per un anno e successivamente di nuovo insieme a Sorrento con la nascita della secondogenita Giorgia. Una vita normale, come tante coppie, vissuta nel quotidiano con le gioie e le preoccupazioni di tutte le famiglie fino a quando sul loro percorso di vita succede qualcosa di soprannaturale.

Succede tutto all’improvviso, prima l’incontro con due sacerdoti, don Carmine e don Roberto e poi, all’improvviso il sogno di ogni credente, il dono della Fede. (Gaetano Milone).

Lettera di Sant’Agostino all’uomo per amare una donna per sempre.

Giovane amico, se ami questo è il miracolo della vita.

Entra nel sogno con gli occhi aperti e vivilo con amore fermo.

Il sogno non vissuto è una stella da lasciare in cielo.

Ama la tua donna senza chiedere altro all’infuori dell’eterna domanda che fa vivere di nostalgia i vecchi cuori.

Ma ricordati che più ti amerà e meno te lo saprà dire.

Guardala negli occhi affinchè le dita si vincolino con il disperato desiderio di unirsi ancora; e le mani e gli occhi dicano le sicure promesse del vostro domani. Ma ricorda ancora, che se i corpi si riflettono negli occhi, le anime si vedono nelle sventure.

Non sentirti umiliato nel riconoscere una sua qualità che non possiedi.

Non crederti superiore poiché solo la vita dirà la vostra diversa sventura.

Non imporre la tua volontà a parole, ma soltanto con l’esempio.

Questa sposa, tua compagna di quell’ignoto cammino che è la vita, amala e difendila, poiché domani ti potrà essere di rifugio.

E sii sincero giovane amico, se l’amore sarà forte ogni destino vi farà sorridere.

Amala come il sole che invochi al mattino.

Rispettala come un fiore che aspetta la luce dell’amore.

Sii questo per lei, e poiché questo deve essere lei per te, ringraziate insieme Dio, che vi ha concesso la grazia più luminosa della vita!. (Sant’ Agostino).

Gaetano Milone

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