3 DICEMBRE, GIORNATA MONDIALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ… SPERIAMO IN UN CAMBIO “CULTURALE”.

3 DICEMBRE, GIORNATA MONDIALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ… SPERIAMO IN UN CAMBIO “CULTURALE”.

3 DICEMBRE, GIORNATA MONDIALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ… SPERIAMO IN UN CAMBIO “CULTURALE”.

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Il 3 dicembre ricorre la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

Istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, gli scopi sono:
promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.

La Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite nel luglio del 1993 ha reso il 3 dicembre anche la Giornata Europea delle Persone con Disabilità. Da allora, questa giornata è un appuntamento non solo per i disabili, ma anche per le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e tutti noi.
L’ONU nel 2006 ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, atto ratificato dall’Italia nel 2009.
“Nessuno venga lasciato indietro”. Questo il principio base della giornata.
Tema del 2018? Dare forza alle persone con disabilità e assicurare uguaglianza e inclusività

Ogni anno, un tema diverso. Il focus del 2018 sarà dare la possibilità a persone con disabilità di una vita inclusiva e sostenibile. Anche per raggiungere gli obiettivi indicati Agenda 2030 Onu per lo Sviluppo Sostenibile. Questo piano ambizioso e globale mira a “non lasciare indietro nessuno”.

I 17 obiettivi sono:

1. Lotta alla povertà
2. Lotta alla fame
3. Promozione della salute e benessere per tutti e tutte le età
4. Accesso ad una istruzione di qualità
5. Parità di genere attraverso l’emancipazione delle donne e delle ragazze.
6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari… Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienico-sanitari.
7. Energia rinnovabile e accessibile… Assicurare la disponibilità di servizi energetici accessibili, affidabili, sostenibili e moderni per tutti.
8. Promozione dell’occupazione e di una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, per tutti
9. Promozione dell’innovazione e delle infrastrutture
10. Riduzione delle diseguaglianze all’interno e tra i Paesi
11. Promozione di città e comunità sostenibili
12. Utilizzo responsabile delle risorse
13. Lotta al cambiamento climatico
14. Utilizzo sostenibile del mare
15. Utilizzo sostenibile della terra
16. Promozione di Pace e giustizia
17. Partnership per lo sviluppo sostenibile

Disabilità: i dati in Italia

Secondo i dati dell’Istat sono quasi tre milioni i disabili che vivono in Italia, con una concentrazione maggiore nelle isole. Secondo il Censis invece le persone disabili sarebbero 4,1 milioni, dato frutto della rilevazione a campione effettuata telefonicamente su 1500 persone. I dati Istat, sono invece il frutto dell’analisi sulle “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari”, integrata con i dati dell’indagine sui “Presidi residenziali socio-assistenziali”.

Prendendo in considerazione il rapporto Istat “La disabilità in Italia“, nel nostro Paese le persone con disabilità con più di sei anni che nel 2004 vivevano in famiglia sono 2 milioni e 600 mila. A queste vanno aggiunte altre 190 mila che vivevano in istituto.

Tra questi circa 700 mila persone hanno problemi di movimento, oltre 200 mila hanno difficoltà nella comunicazione e nei sensi (incapacità di parlare, vedere o sentire), quasi 400 mila hanno limitazioni che impediscono le normali funzioni della vita quotidiana.

In base invece a uno studio più recente, condotto dall’ISTAT per la Lega del Filo d’Oro nel 2015, risulta che per il 57% degli adulti sordociechi rappresenta un problema insormontabile anche solo uscire di casa, utilizzare i mezzi di trasporto (90% dei casi) o accedere agli edifici pubblici tra cui ospedali, scuole, ecc. Inoltre, il 66,5% delle persone con problemi alla vista e all’udito dichiara di aver difficoltà anche ad incontrare amici e parenti, mentre il 78,7% non riesce ad occuparsi dei propri interessi o a partecipare ad eventi culturali.

“Nel nostro Paese siamo ancora lontani da una cultura della disabilità che sia inclusiva in tutti gli ambiti della vita, ed è la società stessa che ci rende disabili, non lo siamo noi. Tutto può essere normale e mi auspico un giorno che ovunque, nelle case, negli edifici, per le strade, in Tv e sui giornali, siano già inclusi e previsti gli ausili e gli accorgimenti che garantiscono la piena fruibilità e accessibilità anche alle persone con disabilità fisiche e sensoriali – sostiene Francesco Mercurio Presidente del Comitato delle Persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro. – Nessuno oggi, nel nostro Paese, entrando in una casa, si chiede se c’è l’acqua o la corrente elettrica, lo diamo tutti per scontato. Vorrei che questo avvenisse anche per le rampe di accesso agli edifici, per i segnali sonori agli attraversamenti per strada e per la lingua dei segni nei programmi tv, così da diventare una cosa del tutto normale”.

Redazione

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