PUNTA SCUTALO: UNA BANDIERA ITALIANA LUMINOSA COME SIMBOLO DI RINASCITA IN OCCASIONE DEL 25 APRILE

PUNTA SCUTALO: UNA  BANDIERA ITALIANA LUMINOSA COME SIMBOLO DI RINASCITA IN OCCASIONE DEL 25 APRILE

PUNTA SCUTALO: UNA BANDIERA ITALIANA LUMINOSA COME SIMBOLO DI RINASCITA IN OCCASIONE DEL 25 APRILE

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Un messaggio di vita, un augurio di ripresa di tutte le attività economiche della penisola sorrentina.

Un messaggio forte in occasione dell’anniversario della Liberazione. All’ingresso della costiera, una bandiera luminosa, il tricolore simbolo di una riscossa economica-sanitaria per un’economia completamente in ginocchio.

Sui tornanti di Scutalo, all’interno della cava Ercolano, da ieri sera, su iniziativa del comune di Meta e della Fondazione Sorrento “brilla” visibile dall’intero golfo una bandiera italiana “stella cometa” di un messaggio di speranza e solidarietà verso le popolazioni locali e di rinascita.

“Domani è il giorno della Libertà ha spiegato il sindaco di Meta e consigliere della città Metropolitana, Giuseppe Tito  .Da noi un messaggio di speranza e di ripresa per tutta la penisola sorrentina, la bandiera dell’Italia vuole essere un segnale di collegamento della penisola sorrentina con il mondo “ .

“Ringraziamo per la grossa disponibilità in questo momento di unione delle forze imprenditoriali e politiche presenti sul territorio – ha spiegato l’avvocato Gaetano Milano, Amministratore Delegato della Fondazione Sorrento, presieduta dall’armatore Gianluigi Aponte – i proprietari della a cava Ercolano per la disponibilità della proprietà e  la  Caputo Tecno Sound per la totale disponibilità”.

“ Una bandiera tricolore dipinta sul costone della montagna di Scutari visibile da tutto il Golfo ha spiegato l’avvocato Salvatore Caputo titolare della Società di Servizi  Caputo Tecno Sound” .” Un chiaro messaggio per alimentare speranza  a chi urla a squarciagola andrà tutto bene”.   Per realizzare l’illuminazione  –  ha aggiunto  Salvatore Caputo – sono stati impegnati fari a led di ultima generazione sorretti da tre elevatori direzionati sui tre lati della montagna in uno spazio di 20mila metri quadrati. L’impianto luci è stato installato in appena quattro ore e sfruttando al massimo l’inclinazione della cava riesce a sprigionare un’altissima luminosità visibile perfettamente a chilometri di distanza”.

Gaetano Milone

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