MASSA LUBRENSE PIANGE LA SCOMPARSA DI DON PEPPINO ESPOSITO GUIDA SPIRITUALE E CULTURALE PER MIGLIAIA DI GIOVANI

MASSA LUBRENSE PIANGE LA SCOMPARSA DI DON PEPPINO ESPOSITO GUIDA SPIRITUALE E CULTURALE PER MIGLIAIA DI GIOVANI

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E’ morto don Peppino, come era solito presentarsi.

Un lutto nella chiesa sorrentina, un vuoto spirituale, affettivo, culturale tra i fortunati che l’hanno avuto come amico, precettore, consigliere.

Nato nel lontano 1932, in una numerosa e umile famiglia di contadini massesi don Giuseppe Esposito,  ( ha sempre rivendicato con orgoglio la sua appartenenza ad un mondo che anteponeva il duro lavoro dei campi ed il senso della famiglia ad agi e ozi), ha impegnato e donato le sue eccezionale doti di uomo di chiesa e di cultore dell’arte privilegiando la conoscenza e valorizzazioni delle origini storico-culturali della sua terra, ai giovani, ai parrocchiani, ai numerosi ospiti che frequentavano soprattutto la chiesa lubrense nel periodo estivo.

Lo ricordo insegnante di religione al Liceo Classico Sant’Anna di Sorrento, giovane tra i giovani. Il primo quarto d’ora di lezione era dedicato alla lettura dei numerosi giornali che portava in classe. Erano gli anni ’60-’70 del secolo scorso!

Parroco della chiesa di Sant’Anna di Marina Grande (ancora oggi viene ricordato con affetto dagli abitanti della famosa località), poi parroco a Massa Lubrense, protagonista di una straordinaria primavera culturale.

La canonica con fornitissima biblioteca (i libri sono stati  la sua passione, trasmessa ai giovani che lo frequentavano) sempre aperta, a tutte le ore.

Una presenza costante la sua: nello sport – è stato, tra l’altro, Presidente del Comitato Locale della Figc – fondatore ed animatore insostituibile dell’Archeoclub Lubrense ( fu tra i promotori di una prima ed importantissima mostra fotografica sui beni culturali del territorio ad opera di giovani studenti universitari dell’epoca che portò poi all’adesione all’Archeoclub d’Italia), animatore di giornali locali e promotore ed autore di numerose pubblicazioni di libri di storia locale nei trent’anni di permanenza alla guida della chiesa lubrense.

Poi rettore della Basilica di Sant’Antonino a Sorrento . ” Con entusiasmo – scrive Vincenzo Fucito, suo stretto collaboratore – accetta l’incarico (don Peppino ha sempre accettato qualsiasi decisione presa daal’alto nei suoi confronti con serenità e gioia), dove intrapende il delicato compito di raccogliere i fondi necessari per il restauro degli affreschi e delle settecentesche tele di notevole importanza aritstica che decorano la Basilica. Avvia non solo un rinnovamento di stile e lucentezza della basilica del Santo Patrono ma anche incentiva attività liturgiche, pure non essendo parrochia, dotandola di una corale e di un gruppo di ministranti istituendo un settenario in onore di Sant’Antonino nel mese di maggio, nella così detta festa dei Giardinieri durante la quale le comunità parrocchiali di Sorrento a turno, animano ciascuna delle sette azioni liturgiche”.

La salma di don Peppino  è esposta nell’Arciconfraternita Morte ed Orazione, cappella del Purgatorio attigua alla chiesa ex Cattedrale Santa Maria delle Grazie di Massa Lubrense, dove domani, domenica, alle ore 17.00 si svolgeranno i funerali.

Un ritorno nella “sua” chiesa, fra i suoi concittadini oggi orfani di una grande guida umana e spirituale.

Gaetano Milone

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