IL VANGELO IN PILLOLE – IL SEGNO DI GIONA
Due temi campeggiano oggi nella liturgia: la conversione e la risurrezione, Gesù ci dice che il segno che darà alla “generazione malvagia” sarà Lui stesso come il “segno di Giona”: «Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra prima di abbandonare la tomba» (Mt 12,40), cioè la sua morte e risurrezione, un segno d’amore poderoso e commovente.
Dio si servì del profeta per convertire i Niniviti: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta» (Gion 3,4) e tutti si convertirono, dal re fino ai bambini e agli animali, cospargendosi di ceneri. Il Mercoledì delle Ceneri, lo abbiamo fatto simbolicamente anche noi, ascoltando: «Pentitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15). Abbiamo già risposto con una profonda conversione come quella dei Niniviti e abbiamo abbracciato il Vangelo? Perché noi abbiamo qualcuno molto «più grande di Giona» (Lc 11,32), lo stesso Gesù, quindi la nostra conversione dovrebbe essere più decisa e convincente.