LO STRILLO DELLA PENISOLA: ESEMPIO CORAGGIOSO DI LIBERTA’ DI STAMPA E DI CRONACA

LO STRILLO DELLA PENISOLA: ESEMPIO CORAGGIOSO DI LIBERTA’ DI STAMPA E DI CRONACA

LO STRILLO DELLA PENISOLA: ESEMPIO CORAGGIOSO DI LIBERTA’ DI STAMPA E DI CRONACA

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L’incredibile attacco alla nostra testata giornalistica da parte di Francesco Emilio Borrelli, ha una regia nota, di pregiudicati del luogo, colpiti in anni di coraggiosa informazione sulle loro attività finalizzate ad estorcere denaro alla povera gente ed alle pubbliche amministrazioni.

Articoli scritti sempre con “pezze d’appoggio”, come si dice in gergo giornalistico, e mai di diffamazione verso persone perbene.

Non è questa una giustifica al nostro operato ma un chiarimento ai cittadini che ci seguono e ci stimano per la nostra indipendenza dai poteri forti e per il coraggio di pubblicare quello che gli altri “ignorano” .

A cominciare dalle nostre testimonianze- denunce degli ultimi tempi sulle attività della “Fondazione Sorrento” con particolare riferimento sulle “costosissime” mostre di quadri.

La più scandalosa e mai oggetto di indagini dell’Autorità giudiziaria, in particolare sui pittori napoletani, a conduzione familiare, con ampio spazio ad un parente stretto di una famiglia sorrentina ( è servita con l’aggiunta del catalogo a dare quotazione ad uno sconosciuto), con dipendenti -parenti nella stessa Fondazione, con contributo della Giunta comunale ed ancora sulla presenza per appena ventiquattro ore di un “falso” Guido Reni,  o a quelle precedenti, costosissime, tanto da farsi assistere da un consulente giudiziario ( fece recuperare 70mila euro) da parte dell’allora Amministratore Delegato.

E poi gli articoli-denuncia sul Vas penisola sorrentina testimone di pagliuzze negli occhi degli altri e non di travi abusive a casa propria.

Ed ancora la vicenda della morte dell’oltre centenario proprietario dell’hotel Cavour con struttura sequestrata dalla Magistratura ed esame autoptico della salma e dono di un giardino ( a quale titolo?), al vivace rampollo di un noto “personaggio” sorrentino.

Così come gli interrogativi sull’invalidità al 100%  di una “vittima” del dovere politico ( il papà scambia i dispetti alla propria autovettura da parte di un marito tradito con un attentato!) con foto su facebook mentre va in bici, gioca a calcio, fuma sigari frequenta discoteche fino ad ora tardi!

Ha anche la pensione!  E che dire dei posti di lavoro in cambio di soldi e sesso sulle cui indagini è calato un silenzio?

Delle iscrizioni ai Vas ( 50 euro anzichè 30) delle ragazze impegnate da “Penisola Verde” alla distribuzione di buste,prima dell’incarico, ci sono ampie testimonianze. E poi, e poi, l’elenco continua. Il faldone si ingrossa con altri particolari.

Gaetano Milone

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