Un “firma” nota del giornalismo con origini familiari riconducibili ad una delle puntate di “Gomorra”.
Una denuncia o meglio più denunce, a più mani, con una regia unica che riporta anche alla calunniosa interrogazione parlamentare del deputato Borrelli, ai famosi falsi profili e ad anonimi diffamatori seriali.
Una firma di un individuo con il quale non abbiamo avuto mai niente a che fare, anzi, ci siamo ben visti dal frequentarlo per le sue storie che parlano di stipendi pagati al giornale dal papà in odore di camorra, di pizze pagate in cambio di articoli, di violenza familiare testimoniata.
La denuncia , di cui scriveremo nei dettagli essendo ora all’attenzione dei nostri avvocati, coinvolge con dettagli clamorosi da essere verificati, anche altri personaggi della “movida” sorrentina, massese e della costiera amalfitana. A risentirci.
