PENISOLA SORRENTINA: ” ELIMINIAMO LO STRILLO” UN THRILLER D’AUTORE SULLA LIBERTA’ DI STAMPA A CURA DELLA CORTE DEI MIRACOLI

PENISOLA SORRENTINA: ” ELIMINIAMO LO STRILLO” UN THRILLER D’AUTORE SULLA LIBERTA’ DI STAMPA A CURA DELLA CORTE DEI MIRACOLI

PENISOLA SORRENTINA: ” ELIMINIAMO LO STRILLO” UN THRILLER D’AUTORE SULLA LIBERTA’ DI STAMPA A CURA DELLA CORTE DEI MIRACOLI

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Potrebbe essere il libro più letto dell’estate sorrentina e non, da presentare sulle affollate piazze dei comuni costieri o su una rotanda sul mare, sempre a cura del menestrello canterino, infame comunicatore di fatti e misfatti della penisola sorrentina.

Nel rispetto della regola delle 5 W, ( Who, What, When, Where, Whay) fondamentali per una presentazione di successo, ci soffermeremo sul “Why” , i perchè, di un racconto fuori dalle righe, dei suggeritori, sulla regia occulta dei soliti noti, il fine della trama con l’eventuale ed inatteso  boomerang finale, per l’organizzatore.

Per rendere coinvolgente ed emozionante il racconto ci soffermeremo sulle località di ambientazione, Procura oplontina compresa , citando anche qualche personaggio politico coinvolto  .

A cominciare dall’indagine di uno dei Pm di Torre Annuziata su “una campagna contro un dirigente del comune di Sorrento condotta da un poliziotto del suo ufficio che ha prodotto solo macerie lasciando l’opinione publica nello sconforto” .

E poi i nomi degli ex primi cittadini di Sorrento e Sant’Agnello che si sono sempre visti bene dal frequentare “lo sceneggiatore”, alle accuse allo Strillo, colpevole di aver scritto in negativo per una foto di Claudio d’Esposito con un noto pregiudicato sorrentino, dopo aver confidato che i denari dati al personaggio “mangia soldi” (mille euro, quella volta) da consegnare all’avvocato per difesa a favore del Wwf, non arrivarono mai a destinazione così come la richiesta di ben 20mila euro al costruttore Langellotto per ritirare le denunce contro il parcheggio interrato in vico Rota.

Su tale argomento lo Strillo, vero paladino della legalità scriveva più volte, riportando denunce dell’allora coraggioso ambietalista Giovanni Antonetti, mentre l’attuale corvo, con piume al vento, scorazzava per la penisola a bordo della lussuosa cabrio regalatagli dal papà in odor di camorra con i soldi dati, sempre del papà imprenditore,  al direttore di Metropolis, Del Gaudio, per le “piccole” spese del figliuol prodigo.

Fine primo capitolo.

Nel prossimo, parleremo delle “porte aperte”al comune sorrentino ” grazie all’intercessione di un ex assessore che aveva perso le elezioni”,  per un noto abusivista sorrentino, e “del suo ruolo di informatore della polizia giudiziaria della Procura di Torre Annunziata”.

 

Gaetano Milone

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