SORRENTO: IMPORTANTI RIVELAZIONI DEL CORVO MENESTRELLO SUL KARAOKE DEGLI UFFICI COMUNALI

SORRENTO: IMPORTANTI RIVELAZIONI DEL CORVO MENESTRELLO SUL KARAOKE DEGLI UFFICI COMUNALI

SORRENTO: IMPORTANTI RIVELAZIONI DEL CORVO MENESTRELLO SUL KARAOKE DEGLI UFFICI COMUNALI

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Ancora una prefazione, questa, del famoso thriller estivo che presenteremo sulle piazze delle penisola avvalendoci della collaborazione di famosi giornalisti, scelti tra millantatori o “picchiatori” di indifese ragazze, per dare maggiore interesse all’evento.

La location scelta, l’ambientazione del libro “d’autore”,  è quella del Palazzo di Città di Piazza Sant’Antonino a Sorrento dove il Corvo selvaggio o selvatico come dir si voglia, ha il proprio nido, le proprie “pulci” e dove millantatore di professione, vetrinista rosso di Amsterdam, partecipa a  pubblici convegni.

Ecco quindi le accuse o meglio, volgari denunce, contro tre appatenenti ad un’Associazione non assimilita a quella dei suoi Corvi gemelli con notizie calunniose su legami familiari con importanti clan camorristici, sulla propria vita privata, tirando in ballo stretti familiari, vicende giudizirie passate, con una ferocia delinquenziale ed una malvagità e cattiveria d’animo, non riscontrabile in nessun essere umano.

Le accuse poi contro il nostro giornale, scritte con alito puzzolento, senza sciacquarsi la bocca, travalicano i confini dell’indecenza umana, lasciano perplessi lo stesso inquirente a cui sono dirette, per mancanza  del “corpo del reato”.

Cosa da far rabbrividire e rivoltare nella tomba lo stesso Manzoni e ricredersi sulla sua famosa frase “Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”.

Time to time, dicono gli inglesi, dai tempo al tempo, Corvo nero o meglio riprendendo un vecchio adagio napoletano “damme ‘o tiempe ca te spertose”. Non è una minaccia, non ne siamo capaci ma un semplice tentativo di derattizzazione. Sulle dettagliate accuse e riferimenti su uffici “canterini”, e su ex amministratori intermediari, rimandiamo tutto al primo capitolo, ancora in preparazione, presso un’antica stamperia napoletana.

Gaetano Milone

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