IL VANGELO IN PILLOLE – GESÙ “BEL” PASTORE
Oggi continuiamo a considerare la bella immagine del Bel Pastore, molto cara ai primi cristiani. Quante cose ci evoca quel giovane pastore con la pecora sulle sue spalle! Forse anche ci siamo visti rappresentati in quella pecorella smarrita.
Abbiamo appena celebrato la Pasqua e visto come il Bel Pastore diede la sua vita per le sue pecore: «Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo» (Gv 10,9). Gesù ci ama fino al punto di dare la propria vita: «Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» (Gv 13,1). Riflettiamo quindi su questo felice legame: «Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me» (Gv 10,14) e «le pecore ascoltano la sua voce (…) lo seguono, perché conoscono la sua voce» (Gv 10,3-4).
Gesù ci ama, ci conosce, e noi possiamo dire che lo conosciamo e lo amiamo come dovremmo?