SORRENTO: ARRESTATO IL SINDACO MASSIMO COPPOLA DOPO AVER INTASCATO UNA MAZZETTA

SORRENTO: ARRESTATO IL SINDACO MASSIMO COPPOLA DOPO AVER INTASCATO UNA MAZZETTA

SORRENTO: ARRESTATO IL SINDACO MASSIMO COPPOLA DOPO AVER INTASCATO UNA MAZZETTA

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E’ stato arrestato ieri sera per aver intascato una mazzetta, dopo una cena insieme ad un suo collaboratore, Francesco De Maio, giornalista ed animatore del famoso quotidiano “Agora’”.

Una vergnosa pagina di “cattiva” e dilettuasa amministazione della “cosa pubblica” al comune di Sorrento, da noi spesso denunciata e causa di attacchi alla nostra testata, unica e libera informazione in penisola sorrentina.

Il tutto a pochi giorni da un convegno sulla legalità patrocinato dall’Amministrazione comunale e “chiacchierato” per la doppia locandina di presentazione.

A condurre l’operazione  la Guardia di Finanza di Massa lubrense su imput della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Una notizia sconvolgente, che riporta Sorrento all’onore della cronaca giudiziaria ad alcuni giorni di distanza da eventi prestigiosi quali il Forum Ambrosetti e la “Tre Golfi Sailing Week”, tanto per citarne alcuni e la fastosa e festosa celebrazione per i 1400 anni della morte di Sant’Antonino Abate. riportando alla memoria, sempre per “tangenti”, gli arresti dei Sindaci Antonino Cuomo nel lontano 1985, e Marco F iorentino nel 2005.

Secondo quanto si apprende da un comunicato ufficiale della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il sindaco ed il suo collaboratore sono stati sorpresi “nella flagranza del delitto di cui all’art. 319 quater del c.p, ( induzione indebita a dare o promettere utilità) per aver ricevuto la somma di denaro di 6.000 euro in contanti da un imprenditore operante nella penisola sorrentina, in relazione all’appalto per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica per il periodo 2023-2026, aggiudicato allo stesso dal Comune di Sorrento, per un valore complessivo a base d’asta di oltre 4,5 milioni di euro.

L’arresto è stato effettuato allorchè l’imprenditore ( con appalti anche in altri comuni della penisola sorrentina), nel corso di una cena appositamente organizzata a tal fine in un ristorante di Sorrento, ha consegnato al sindaco e al suo collaboratore la suddetta somma di denaro in contanti, costituente un’ulteriore tranche della maggior somma di denaro indebitamente pattuita pari complessivamente ad euro 120.000.

All’atto dell’arresto, i finazieri hanno rinveuto la somma di denaro, poco prima consegnata dall’imprenditore, in parte, sulla persona del Sindaco (4.500 euro) e, in parte sulla persona del Di Maio (1.500). la somma consegnata fino al 20/05/2025 era di 66.000 euro. Inoltre, lo stesso imprenditore avrebbe consegnato a coppola e Di Maio, in più soluzioni, la somma complessiva di euro 50.000 in contanti in relazione all’aggiudicazione di un altro appalto, da parte del comune di Sorrento, per il servizio di ottimizzazione e miglioramento dell’asilo nido comunale per il triennio scolastico 2022–2025″.

In una perquisizione domiciliare a casa del sindaco sono stati rinvenuti 34mila euro in contanti.

L’indagine si è estesa anche con l’ausilio di unità cinofile, a perquisizioni domicilairi nei confronti di 22 soggetti, tra cui dipendenti e funzionari del comune di Sorrento, imprenditori aggiudicatari di appalti nonchè un soggetto fidiuciario del sindaco, indagati per corruzione, turbativa d’asta e peculato.

Nel corso di perquisizioni sono stati ritrovati oltre 167.000 euro nell’abitazione (occulatati in un incavo di un tavolo di biliaro) di un sensitivo, abitante a S. Maria aVico, fiduciario e referente del Sindaco”

.I risultati  delle altre perquisizioni non sono ancora noti ma l’enorme fiume di denaro  in entrata, ( otto milioni di euro solamente per la tassa di soggiorno)  spesi per la maggior parte in eventi,in circolazione sul comune di Sorrento ed i mega appalti (collegamento parcheggio Lauro al porto, parcheggi interrati al di sotto della stazione Circum, Compo sportivo) hanno da sempre alimentato chiacchere sulla “gestione”. Imperativo categorico al Comune di Sorrento è “voltare pagina” cacciando i “ladrini” dal tempio, ridando fiducia alle persona perbene.

 

Gaetano Milone

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