IL VANGELO IN PILLOLE – ESSERE PORTATORI DI PACE
Mai come oggi abbiamo bisogno di attuare l’invito del Signore: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati» (Gv 15,12). Gesù desidera che come suoi apostoli produciamo il frutto dell’Amore. San Giovanni Crisostomo afferma: «Se l’amore si trovasse sparso dappertutto, nascerebbe da esso un’infinità di beni». Amare è dare la vita. Lo sanno i genitori, gli educatori, i missionari, coloro che fanno della loro vita un dono, accettando abnegazione e sacrificio, che vivono la loro esistenza a vantaggio di quelli che devono assistere, proteggere, educare e formare come persone.
Tutti dobbiamo ricordarci la legge dell’amore: «se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12,24). Per la Palestina, l’Ucraina, quanti soffrono valgano le parole dell’apostolo Giacomo: «Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in sé stessa» (Gc 2,15-17).
