La famosa espressione “non vedo, non sento, non parlo” calza a perfezione al trio delle meraviglie della penisola sorrentina, Wwf, La Grande Onda e l’A M.P. Punta Campanella, clamorosamente colti in fallo perchè in “tutt’altre faccende affaccendati” e facendo proprio il verso dantesco “guarda e passa”, hanno ignorato il disastro ambientale dovuto allo sversamento a mare, di centinaia di litri di gasolio, da un’imbarcazione all’ancora nei pressi di Recommone, ed affondata, nel pomeriggio di domenica 15 giugno, per cause ancora da accertare.
Un laconico comunicato dell’Amp, di oggi martedì 17 giugno ad oltre 48 ore dall’incidente,a mo di scarico di responsabilità. raccolto dalla testata del somaro delle due costiere che domenica addirittura ignorando la geografia oltre alla grammatica ed alla sintassi parlava di un naufragio avvenuto a Conca dei Marini, tra Positano ed Amalfi con intervento della Guardia Costiera di Salerno, anzichè nei pressi della Conca dei Sogni, a Massa Lubrense, parlava di un sopralluogo congiunto Area Marina , Capitaneria di Porto, sul relitto dell’imbarcazione da cui fuoriusciva “una piccola scia o chiazza di idrocarburi”.
Dell’inquinamento totale della zona dei giorni precedenti, come le famose tre scimmiette nessuno ne ha parlato a cominciare dal distratto Presidente del Wwf, elegante come non mai ed abbronzato nella piazza di Sant?Agata, alla responsabile della Grande Onda forse imbarcata come l’anno scorso, sulla famosa Scorfanella, insieme ai vertici dell’Area Marina Protetta, in “visite” guidate a costo zero.
Da parco a “pacco2 il passo è breve.L’eredità del vecchio direttore della Riserva, da ecologista del mare durante il servizio a cacciatore di quaglie nei giorni liberi va raccolta e consolidata!