IL VANGELO IN PILLOLE – ESSERE OPERAI DELLA MESSE
Oggi, Gesù ci parla della missione apostolica e il nostro pensiero, aldilà delle personali convinzioni, vada alla Flottilla, perché anche se «designò altri settantadue e li inviò» (Lc 10,1), la proclamazione della pace è un compito «che non può essere delegato a un gruppo di “specialisti”»: tutti siamo chiamati a questo compito e dobbiamo sentirci responsabili. «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!» (Lc 10,2): una visione di speranza nella missione che genera ottimismo e incentivo per non lasciarci abbattere dal pessimismo e dallo sconforto. Certo, la missione che ci aspetta è, allo stesso tempo, appassionante e difficile.

L’annuncio della Verità e della Pace, non può e non deve pretendere di imporsi bensì suscitare una libera adesione. «Non portate borsa, né sacca, né sandali…» (Lc 10,4): l’unica forza del missionario dev’essere Cristo. Il missionario è portatore di pace perché porta Cristo, il “Principe della Pace”. Per questo, «In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi» (Lc 10,5-6). La nostra famiglia, la società, il mondo hanno bisogno di Pace. La nostra missione è urgente e appassionante.
