ELEZIONI IN CAMPANIA: IL PD REGIONALE PRESENTA A RENZI UNA IPOTESI DI CANDIDATURE

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Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli, l’uomo delle “fritture di pesce”, e Piero De

Luca,figlio del governatore campano Vincenzo, fanno parte della prima ipotesi di

candidature per la lista che il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione ha

consegnato a Renzi. Riconfermata la candidatura

di quasi tutti i parlamentari uscenti e di alcuni consiglieri

regionali tra cui D’Amelio, Topo, Marciano, su cui c’è stata da

Roma l’indicazione di candidatura solo nell’uninominale, idea

mal digerita dagli stessi consiglieri che dovranno avere una

deroga per candidarsi.

In prima linea c’è il figlio di Vincenzo De Luca, che sarà

candidato a Salerno, ma anche Alfieri, ex sindaco di Agropoli,

definito in maniera ironica da De Luca, nel corso di

un’assemblea il cui audio fu reso pubblico da ‘Il Fatto

Quotidiano’, l’uomo che doveva raccogliere voti offrendo

“fritture di pesce”. E c’è già chi al Nazareno sussurra che la

sua candidatura potrebbe incontrare un veto da Roma.

Il cammino per la lista definitiva è ancora lungo e sarà

caratterizzato dal tentativo generale di evitare la tagliola

dell’uninominale (in cui il Pd rischia di raccogliere pochissimo

in Campania) senza un paracadute nel proporzionale. Chi punta al

maggioritario è invece il pediatra Paolo Siani, che domani vede

Renzi prima di ufficializzare la sua candidatura.

In campo, in maniera più o meno velata, a Napoli c’è anche

Luigi de Magistris che oggi ha palesato la sua vicinanza a

Liberi e Uguali con un buon drappello di suoi sodali tra le

candidature proposte da Sinistra Italiana: si va dal presidente

del Consiglio Comunale Sandro Fucito agli altri consiglieri

Pietro Rinaldi, Mario Coppeto ed Elpidio Capasso, fino a “Giosi”

della Ragione, ex sindaco di Bacoli. Quest’ultima candidatura ha

fatto storcere il naso a Francesco Dinacci, segretario di Mdp

Napoli, che si troverebbe a fare campagna elettorale nella sua

Quarto con Della Ragione e la sindaca Rosa Capuozzo, sua

acerrima rivale. Ma dall’assemblea di Leu, dove è stato atteso

invano Antonio Bassolino, è venuto soprattutto l’invito a una

discesa in campo chiara del sindaco di Napoli: “Il sindaco di

una grande città – spiega Arturo Scotto di Mdp – non può stare

fuori dalle elezioni politiche. Non sono le elezioni del

comitato di quartiere”. “Napoli la più grande città del Sud,

piena di problemi, ha bisogno di avere anche a Roma riferimenti

in Parlamento, noi potremmo esserlo. Tocca anche al sindaco

uscire dall’isolamento”, gli ha fatto eco Guglielmo Epifani.

Intanto nel centrodestra si lavora alla composizione delle

liste, in attesa di conoscere la ripartizione dei collegi

all’interno della coalizione tra Forza Italia, Lega e Fratelli

d’Italia.

Gaetano Milone

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