Donne e Poesia stasera a Sorrento

Donne e Poesia stasera a Sorrento

condividi in facebook

Un nuovo, attesissimo evento stasera, venerdì 11 maggio, alle ore 20.00 a Sorrento: il secondo appuntamento della rassegna ideata e diretta dal giornalista televiso Gigi (Gigione) Maresca, “SORRENTO POETICA E LETTERARIA”, che si deve all’Organizzazione e Produzione “Maraf” (Rossella Di Martino – Mario Pandolfi- Gigionemarescaeventi- Annamaria Cappiello).  Nel suggestivo scenario della Chiesa di San Paolo, il prezioso monumento nel cuore del centro storico di Sorrento, che fu teatro del brutale saccheggio dei Turchi nel 1558 raccontato da Raffaele Lauro in Sorrento The Romance, e ricostruito in epoca barocca, si alterneranno i musicisti Rosario Lotito e Antonio Tarantino, la scrittrice Teresa Esposito col testo “Donna Selvaggia”, gli studenti della terza B del Liceo G. Salvemini di Sorrento con letture da “L’Aminta”, la Favola Pastorale di Torquato Tasso, attorno al tema della serata, “Donna Oltre Il Suo Tempo: alla scoperta del pensiero femminile  con  poeti, scrittori e associazioni culturali”, dibattito  a cura  della poetessa Annamaria Farricelli. Modera l’evento il dottor Carlo Alfaro, mentre sono media partner Positano news, Dirotta su Massa – Eduardo web, MDA SET Comunication. Ma conosciamo meglio l’ospite letterario della serata, Teresa Esposito. Nata il 2 febbraio 1964 a Castellammare di Stabia, laureata in Lettere, docente da 28 anni nella scuola Primaria dove ricopre il ruolo di Collaboratore del Dirigente, Teresa, donna dal temperamento energico e passionale che si associa a profonda dolcezza e acuta sensibilità, si è sempre dedicata al sociale, alla politica, ha fondato in passato per i giovani, assieme ad altri attori e al regista, un’associazione teatrale, “La Maschera”, dove lei stessa ha recitato in varie commedie. Fin dall’adolescenza Teresa ha manifestato un grande amore per la poesia e la prosa. Nel momento in cui ha subito la perdita dell’adorata madre, la scrittura l’ha aiutata a sublimare l’incommensurabile dolore del lutto. La poesia è, per lei, ammette, “introspettiva, catartica e sociale”. I suoi scritti in prosa e versi affrontano diverse tematiche, da quelle esistenziali a quelle sociali a quelle religiose, tutto ciò che è vita, sentimento, emozione. Insignita di numerosi premi e riconoscimenti ai concorsi letterari cui ha aderito, è chiamata a far parte di molte giurie di concorsi di poesia e spesso è invitata come ospite a salotti culturali e meeting letterari. “Donna Selvaggia oltre il suo tempo” è la sua prima pubblicazione: un testo, spiega, dove “lotta col predatore che è in agguato fuori e dentro di sé”. La scrittrice fa delle considerazioni su sé stessa, sulla vita, sulle sue scoperte e conquiste, e si confronta col mistero dell’esistenza. L’opera diventa un viaggio attraverso le sue emozioni, un viaggio attraverso sé stessa per cercarsi e cercare la verità, la conoscenza, la sua Alba Interiore. Questo percorso, talvolta, è doloroso, ma la saggezza e il dolore, nello stesso tempo, la portano a divenire uno Spirito Libero. La “donna selvaggia” riemerge dal torpore del dolore, smaschera e scioglie gli impedimenti alla felicità, ritrova la disarmante femminilità e l’intuito perduto. Le regole precostruite non sono l’abito da indossare per essere sè stessa; sono le emozioni, seducenti e passionali, che, quando accolte, riconosciute, vissute fino in fondo, prendono il sopravvento allontanando ogni tristezza e malinconia: è solo allora, che il cuore è leggero e può realizzare tutti i suoi sogni. “Selvaggia”, nel linguaggio dell’autrice, è da intendersi come il lato più vero, più naturale dell’animo, quello nascosto in un luogo segreto di cui molti non sono a conoscenza e solo pochi sono entrati.  La Donna Selvaggia di Teresa guarda con l’occhio dell’intuito, il Terzo Occhio, che le fa avere la visione di cose che a lei interessano, sia corporee che incorporee. E’ la vista dell’anima. Lei è chiaroveggente, sensitiva, è colei che sa ascoltare, è il cuore leale, la luce, è il Dono. La Donna Selvaggia porta storie e sogni per tutti,  è il mezzo e la meta. Diventa guida per il suo branco, è Amore. Spiega la scrittrice: “spesso confuso con l’istinto, l’intuito in realtà rappresenta la capacità di captare le cose senza ricorrere alla mente logica”. Scoprirsi smarrita in un tempo non suo è stato particolarmente doloroso per la protagonista del libro. Teresa ha lottato ogni giorno, ha commesso errori, sofferto oltremodo, avuto l’anima ferita a sangue…la vita l’ha sottoposta a dure prove, ma da tanto dolore è nata la donna selvaggia. La sua vita è una matassa zeppa di nodi da snodare. Lei annoda e poi snoda la sua vita di mille vicissitudini quotidiane, fino ad arrivare alla consapevolezza del suo essere, che la guiderà verso la conoscenza assoluta della verità… della sua verità. Emergendo da lusinghe, ricordi, desideri, pregiudizi, catene, scelte, la Donna del libro ritrova finalmente se stessa. Con coraggio, passione, gioia e dolore, ma soprattutto profonda e assoluta sincerità.

(Carlo Alfaro)

Carlo Alfaro

leave a comment

Create Account



Log In Your Account