MASSA LUBRENSE, SCOGLIO DEL VERVECE: DEPOSTO IL BAMBINELLO GESU’ AI PIEDI DELLA STATUA DELLA MADONNA SOMMERSA

MASSA LUBRENSE, SCOGLIO DEL VERVECE: DEPOSTO IL BAMBINELLO GESU’ AI PIEDI DELLA STATUA DELLA MADONNA SOMMERSA

MASSA LUBRENSE, SCOGLIO DEL VERVECE: DEPOSTO IL BAMBINELLO GESU’ AI PIEDI DELLA STATUA DELLA MADONNA SOMMERSA

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Ancora un atto di fede e devozione per la Vergine sommersa del Vervece. Questa mattina in una splendente giornale di sole è rotornato ai piedi della statua della Madonnina il bambinello Gesù, realizzato l’anno scorso dall’artista Giusi Milone, per festeggiare nel rispetto delle nostre miglieri tradizioni religiose il Santo Natale. Sulla banchina del porto di Marina della Lobra, don Francesco Saverio Casa nella sua lunga tunica nera di sacerdote d’altri tempi, ha proceduto alla benedizione della statua del bambinello prelevato in mattinata dalla chiesa di Maria Santissima della Lobra. Erano presenti, tra gli altri, Claudio d’Esposito Presidente Wwf Terre del tirreno e il suo collabotatore Emanuale Esposito, Giovanni Ponti, Anna e Mario Grassia, i sub Marco Gargiulo, Toni Maresca, Franco De Gregorio, Antonio Vanacore, Giusi Milone, Luigi D’Alise con il figlioletto, il vice presidente di Mare Vivo Sorrento, Rossella Gargiulo il Comandante di Locamare Massa, Giovanni Provenzano con i suoi collaboratori, Marina Falco, figliola dell’indimenticabile Ennio, pioniere della subacquea e campione del mondo di profondità in apnea negli anni sessanta, Maurizio e Manuela Russano, Giancarlo Antonetti, Gaetano Milone- Lo “Sciallino 27”  subito dopo  l’uscita dal porto della Lobra, ha fatto rotta verso il Vervece seguito da “lanzino” del comandante Antonetti, per procedere alla deposizione del bambinello ai piedi della Madonna a dodici metri di profondità. Attimi di profonda commozione al momento dell’immersione dei sub: primo fra tutti Marco Gargiulo, pluricampione di foto subacquea, figliolo di Enrico e Maria Rosaria Gargiulo, presenti nel lontano 1975, l’anno dopo il record di Enzo Maiorca (-87 mt. in apnea in assetto costante) alla posa della prima statua in gesso della Madonna del Vervece (sostituita successivamente con un’altra simile in bronzo), poi Franco De Gregorio, figliuolo di Diego, professionale e prestigioso pescatore di Marina della Lobra, deceduto durante una battuta di pesca, e Toni Maresca, sommozzatore della Guardia di Finanza “innammorato” della Vergine protettrice del Vervece (è lui che ogni anno pulisce la statua da incrostazioni varie in occasione delle Celebrazioni della “Madonnina del Vervece) assistito dal sommozzatore Antonio Vanacore. Un “rito” che si ripete di anno in anno, una cerimonia di autentica fede religiosa, fuori da ogni schema, dove il mare, le forze della natura, il Creato scandiscono tempi e circostanze per il rinnovo di un atto d’amore di autentici uomini di mare.

Gaetano Milone

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