CAMPIONATO DI CALCIO DI SERIE A: IL NAPOLI PAREGGIA IN CASA CON IL LECCE 0-0

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Campionato di Calcio Serie A
Napoli-Lecce 0-0

Finisce in paritá al Maradona, gli azzurri finiscono decimi, fuori dalle coppe europee

( a cura di Giulia Maresca) – Game over al Maradona con i fischi che piovono dagli spalti a fine partita, finisce l’ultima speranza di agguantare un posto in Europa. Ma è sopratutto la fine di un ciclo.
Il Napoli pareggia con il Lecce, chiude al decimo posto e dice definitivamente addio all’ultima speranza per la Conference.

Dopo 14 anni di fila gli azzurri non giocheranno una competizione europea. Il tutto dopo lo scudetto dell’anno scorso.

Lo stadio resta muto per il solito quarto d’ora in segno di protesta e poi le due curve manifestano tutto il loro dissenso per una stagione disonorevole da parte degli ormai ex campioni d’Italia.

I salentini lasciano il pallino del gioco al Napoli che conferma tutte le sue carenze – mentali prima ancora che strutturali di questa folle stagione.

Gli ospiti si rendono pericolosi affidandosi alle ripartenze. Dorgu scheggia il palo al 9′ e poi Berisha viene provvidenzialmente murato da Ostigard prima dell’intervallo. In mezzo un Napoli confuso, distratto, nervoso e spesso incapace di uscire dalle linee.

Se a questo si aggiungono la sterilità offensiva di Simeone e la giornata storta di Politano (Calzona lascia entrambi negli spogliatoi nell’intervallo) il quadro è completo.

 

Nel secondo tempo Ngonge, subentrato a Politano, si presenta con un bel sinistro che impegna Falcone. Gli azzurri alzano il ritmo e sfiorano il vantaggio poco dopo con Kvara e Cajuste. Lo svedese centra anche il palo (8′).

Il Napoli ci crede, Kvara ispira Raspadori che alza la mira. Gotti corre ai ripari e cambia in corsa. Ma è ancora Ngonge che si mette in proprio entra in area, cambia piede e stavolta centra la traversa. Quando entra Osimhen, lo stadio è diviso tra fischi ed applausi (lo stesso capita quando Calzona richiama in panchina Di Lorenzo).

L’ultimo sussulto capita sui piedi di Raspadori (41′) ma Jack pecca di egoismo e cerca gloria personale invece di servire Osimhen.

Finsce così, tra le bordate di fischi del Maradona ed uno striscione emblematico che compare in curva B: “Né calore né folklore al fischio finale sparire in poche ore!”. E la squadra torna negli spogliatoi senza nepppure passare sotto le curve.

Gaetano Milone

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