ECONOMIA E SOLIDARIETÀ: LETTERA APERTA DEL COMMENDATORE GAETANO MARTELLONE AL NEO-PREMIER MARIO DRAGHI.

ECONOMIA E SOLIDARIETÀ: LETTERA APERTA DEL COMMENDATORE GAETANO MARTELLONE AL NEO-PREMIER MARIO DRAGHI.

ECONOMIA E SOLIDARIETÀ: LETTERA APERTA DEL COMMENDATORE GAETANO MARTELLONE AL NEO-PREMIER MARIO DRAGHI.

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Italia 🇮🇹 Un paese afflitto da tante (troppe) difficoltà economiche

~ Il mio appello al premier Draghi

La lettura che ho fatto del report del 2020 condotto dall’associazione Caritas sulla povertà mi ha lasciato davvero molto molto intristito! Tutti noi pensiamo a noi stessi e pochi pensano agli altri. La frase “Dobbiamo essere uniti. Lavorare insieme” mi fa solo sorridere!

Mi fa angoscia ascoltare i vari leader politici, in particolare Salvini, che difende gli interessi di coloro che possono mettere a tavola il primo, il secondo piatto e anche frutta e dolce tutti i giorni! La politica, tutta, è assente e distante dalla povertà!

Come se la povertà fosse inferiorità!

L’ho scritto da almeno tre anni, più volte, e oggi lo “urlo”! Bisogna mettere una Tassa Patrimoniale una tantum e progressiva sui redditi e sui patrimoni immobiliari (privati e societari) per ristorare i poveri e i nuovi poveri. Caro premier Draghi non esiste solo il Recovery Plan , esistono poveri e disoccupati. Lo sviluppo di una nazione deve essere lo sviluppo di tutti! Nessuno, o pochi, ne parlano e l’informazione stampa e TV non affrontano questa situazione! Il sistema risponde con il silenzio! È il mio modesto pensiero.

Dal Report Caritas si evince che nel periodo tra maggio e settembre 2020 il numero dei nuovi poveri è salito al 45% del totale degli assistiti, rispetto al 31% registrato nello stesso periodo del precedente anno.

La pandemia ha reso evidenti, oltre alle mancanze in ambito sanitario, oltre all’arretramento dell’economia Italiana anche l’esplosione della povertà.

A risentire maggiormente degli effetti economici della pandemia sono stati i piccoli commercianti, gli stagionali, i tempi determinati ed i lavoratori autonomi. Nel periodo tra il secondo trimestre del 2019 e quello del 2020, n. 219.000 lavoratori autonomi hanno perso il loro posto di lavoro, e più in generale, nel periodo tra aprile e maggio del 2020, il 36% di questi lavoratori ha registrato un calo delle entrate superiore al 50%.

Anche i giovani sotto i 34 anni, le donne, i cittadini stranieri e i lavoratori precari si sono trovati a dover fare i conti con la crisi economica causata dalla pandemia, che ancora non sembra volgere per il meglio.

Un quadro davvero sconsolante!

Parlatene di più! Fate di più!

Caro premier Draghi ci pensi!

✍️✍️Gaetano Mastellone 14/2/2021

Redazione

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