Usura e gioco d’azzardo, boom a Castellammare e a Sorrento La Fondazione Exodus ’94 ne discute con esperti e addetti ai lavori

Usura e gioco d’azzardo, boom a Castellammare e a Sorrento La Fondazione Exodus ’94 ne discute con esperti e addetti ai lavori

Usura e gioco d’azzardo, boom a Castellammare e a Sorrento La Fondazione Exodus ’94 ne discute con esperti e addetti ai lavori

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Usura e gioco d’azzardo, boom a Castellammare e a Sorrento
La Fondazione Exodus ’94 ne discute con esperti e addetti ai lavori.

Più di 116 milioni di euro spesi tra slot, bingo, superenalotto, centri scommesse e gratta e vinci: a tanto ammonta, secondo l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il volume delle giocate effettuate in penisola sorrentina nell’anno 2017. Nella sola città di Sorrento sono stati bruciati quasi 40 milioni di euro, circa 32 milioni a Castellammare di Stabia. Numeri che suonano come un campanello dall’allarme non solo per quanto riguarda il gioco patologico, ma anche in riferimento all’usura e al crescente indebitamento di molte famiglie. Di questo si discuterà lunedì 18 marzo alle 17, presso il Teatro Karol di Castellammare (via Salvador Allende n. 4), nel corso convegno organizzato dalla Fondazione antiusura Exodus ’94 in concomitanza del 25anniversario della sua nascita. Patrocinato dalla Camera dei deputati, l’evento offrirà innanzitutto lo spunto per una riflessione sui per i quali Exodus ’94 si è spesa maggiormente negli ultimi anni ascoltando le esigenze delle famiglie indebitate, programmando insieme a queste interventi di risoluzione dei problemi economici, organizzando incontri nelle scuole e nelle parrocchie per promuovere l’uso responsabile del denaro e illustrare i pericoli del gioco compulsivo, offrendo assistenza legale e finanziaria ai soggetti a rischio di usura. Dal 1994 al 2018, infatti, Exodus ’94 ha prestato ascolto a più di 5mila persone tra la penisola sorrentina e l’area stabiese, garantendo concreto sostegno economico e prestiti agevolati per un totale di 4 milioni e 440mila euro alle persone a elevato rischio di usura per indebitamento.
Dopo i saluti di monsignor Alberto D’Urso, presidente della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”, di monsignor Francesco Alfano, arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare, di Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare, di Gennaro Torrese, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torre Annunziata, e di Daniele Acampora, presidente della Fondazione Exodus ’94, a discutere di gioco d’azzardo, usura e sovraindebitamento sarà un ricco panel di esperti: Luigi Riello ed Ernesto Aghina, rispettivamente procuratore generale della Corte d’appello di Napoli e presidente del Tribunale di Torre Annunziata, Annapaola Porzio, commissario straordinario del governo per la lotta al racket e all’usura, Maurizio Fiasco, consulente della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”, Annalisa D’Amora, consigliere della Fondazione Exodus ’94, e don Domenico Leonetti, direttore della Caritas diocesana di Sorrento-Castellammare. Nel corso del convegno sarà commemorato l’avvocato Luigi de Simone, per iniziativa del quale la Fondazione Exodus vide la luce nel 1994 con l’obiettivo di prestare supporto a persone indebitate, famiglie indigenti, soggetti dipendenti dal gioco d’azzardo e vittime dell’usura residenti nel territorio dell’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare. A ricordarlo saranno la figlia Olimpia, Rosario de Simone e don Carmine Giudici, tra i fondatori di Exodus ’94, e Franco Lione, già presidente della Fondazione.
«L’appuntamento di Castellammare si pone come obiettivo non solo quello di analizzare il lavoro svolto dalla Fondazione in 25 anni di storia – spiega Daniele Acampora, presidente di Exodus ’94 – ma soprattutto quello di guardare negli occhi della gente, scrutare la città e capire se è possibile una rinascita con l’aiuto di vescovo, amministrazione comunale, magistrati, forze dell’ordine, commissario antiusura e mondo della scuola. Per vincere la lotta contro l’usura e il gioco d’azzardo, fenomeni che devastano e impoveriscono ulteriormente una zona già depressa, occorre unire le forze sane di una città piena di risorse come Castellammare».

Redazione

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