SORRENTO, LA MODA DEGLI ABUSI EDILIZI: SCANNAPIECO SCRIVE AL COMUNE ED ALLA PROCURA

SORRENTO, LA MODA DEGLI ABUSI EDILIZI: SCANNAPIECO SCRIVE AL COMUNE ED ALLA PROCURA

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E’ un fiume in piena Michelangelo Scannapieco nella sua lotta contro “il malaffare”, a suo dire, imperante, soprattutto nel settore edilizio al Comune di Sorrento. Questa mattina il combattivo e coraggioso cittadino sorrentino ha protocollato al Comune di Sorrento ed alla Procura oplontina, l’ennesima richiesta di verifica su “presunti” abusi commessi, questa volta da componenti la Giunta municipale e da propri familiari. Accuse generiche ma precedute da una serie di post esaustivi pubblicati quotidianamente da Scannapieco sul suo profilo facebook, di una gravità assoluta se confermati dagli eventuali controlli a cui sono chiamati a rispondere le autorità chiamate in causa dalla missiva.


“Pregiatissime Dottoresse, scrive Michelangelo Scannapieco – nell’ennesima lettera-denuncia indirizzata al Segretario Generale del comune di Sorrento
Candida Morgera, al Comandante della Polizia Municipale, Rossella Russo, e  per conoscenza alla dottoressa Andreana Ambrosino
presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Ann.ta – nei giorni scorsi, nella mia cassetta postale, mi è stato recapitato un messaggio proveniente direttamente dal dipendente comunale contro il quale da anni sto combattendo una
battaglia per il ripristino della legalità nell’amministrazione pubblica.

Sono accusato di aver concentrato tutte le mie azioni e le mie denunce solo contro di lui e di aver trascurato e taciuto, invece, sugli gli abusi commessi da alcuni degli attuali amministratori e da loro parenti.


Considerate l’attendibilità e l’autorevolezza della fonte dalla quale proviene la
segnalazione – aggiunge Michelangelo Scannapieco – senz’altro la più credibile dato il suo conclamato coinvolgimento in vicende di tal genere, Vi chiedo, ciascuna per il ruolo rivestito e per le correlate responsabilità, di voler sollecitamente disporre tutti gli approfondimenti necessari all’accertamento dell’esistenza di
eventuali abusi edilizi commessi da assessori e consiglieri comunali in carica o da loro congiunti e sui permessi in sanatoria che sono stati loro concessi negli anni più recenti.Certo di un Vostro decisivo e autorevole intervento – conclude Scannapieco – su quanto mi è stato tanto attendibilmente segnalato, colgo l’occasione per ringraziarVi e per inviarVi i miei più cordiali saluti”.

Un’escalation non prevista, un allargamento a macchia d’olio di una vicenda che iniziata da denuncie al funzionario comunale presunto collettore di tangenti, potrebbe coinvolgere componenti della Giunta comunale, Consiglieri e propri familiari, a quanto dichiarato a più riprese dallo stesso Scannapieco, responsabili di  ” abusi” edilizi.

   

Gaetano Milone

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