A commento delle singole stazioni,

il profondo senso spirituale e teologico espresso in modo raffinato ed unico da Madre Ildegarde Cabitza, Benedettina, morta in concetto di santità,

presente già con altre monache qui Sorrento nel Monastero di San Paolo

nel secolo scorso,

e rifondatrice della Comunità Monastica

Bebedettina di Rosano (FI).

Il Rettore della Chiesa di San Paolo,

Don Francesco Saverio Casa,

ne ha curato i dettagli insieme al maestro d’intarsio Giuseppe Rocco,

ed è lieto di poter invitare i graditi ospiti

e visitatori, perché un percorso di bellezza artistico-spirituale possa, grazie anche all’ arte Sacra, condurci alla meditazione della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo.

M. Ildegarde Cabitza volle fare suoi i sentimenti  di Cristo nella Passione. Questi traspaiono dai suoi scritti, pubblicati per ben tre edizioni, l’ultima risale al marzo del 1964.

Il titolo della Via Crucis è Sponsus Sanguinis, certamente a ricordo anche della lacrimazione prodigiosa dell’ immagine dell’ Ecce Homo, avvenuta in questa Chiesa il 15 giugno del 1738.

Da oggi 4 aprile e fino a Sabato Santo 16 aprile,

la Chiesa Benedettina offre un cammino visivo delle varie tappe degli ultimi istanti della vita del Nazareno,

sostando in meditazione presso la grande croce in legno esposta in Chiesa e sulla quale è riportato il termine PAX, PACE, sia per continuare a pregare per la pace in Ucraina, sia per ricordarci plasticamente del simbolo dell’Ordine Benedettino rappresentato appunto dalla croce e dalla parola Pace, evocando il Nuntius Pacis, l’araldo della Pace,  il Patriarca del Monachesimo Occidentale San Benedetto da Norcia.