MASSA LUBRENSE: A TRE ANNI DALLE PRIME SEGNALAZIONI -DENUNCE RESTANO AL PROPRIO POSTO LE TRE CABINE ABUSIVE SULLA BANCHINA PRINCIPALE MENTRE E’ SPENTO DA MESI IL FARO D’INGRESSO AL PORTO

MASSA LUBRENSE: A TRE ANNI DALLE PRIME SEGNALAZIONI -DENUNCE RESTANO AL PROPRIO POSTO LE TRE CABINE ABUSIVE SULLA BANCHINA PRINCIPALE MENTRE E’ SPENTO DA MESI IL FARO D’INGRESSO AL PORTO

MASSA LUBRENSE: A TRE ANNI DALLE PRIME SEGNALAZIONI -DENUNCE RESTANO AL PROPRIO POSTO LE TRE CABINE ABUSIVE SULLA BANCHINA PRINCIPALE MENTRE E’ SPENTO DA MESI IL FARO D’INGRESSO AL PORTO

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Un affronto alla legalità, una inspiegabile volontà di agire da parte delle autorità, Comune e Capitaneria, la paura, forse, di inimicarsi qualche potente decaduto.

Restano in piedi tutte le ipotesi sulla mancata ordinanza di demolizione di vecchie cabine abbandonate, fissate su putrelle di ferro arruginite sul cemento della banchina e sullo stesso cordolo a ridosso dello specchio d’acqua usato dall’ex concessionario per ormeggio di imbarcazioni, senza concessione a mare e mai denunciato per il gravissimo reato.

Eppure l’articolo 47 del Codice della Navigazione, tra l’altro impone la decadenza della concessionario  per omesso pagamento del canone, per mancato inizio della gestione, per non uso continuato, per inadempienza degli obblighi derivanti dalla concessione, ma soprattutto per lo stato di abbandono e pericolo per la pubblica incolumità.

Alle numerose segnalazioni alle autorità interessate con tanto di nome e cognome da parte di chi coraggiosamente denuncia le “protezioni” al fu Concessionario che nel periodo estivo, tra l’altro, ormeggia imbarcazioni superiori a quante consentite dai limiti della concessione, nessun  riscontro ufficiale ma “promesse da marinaio”.

Il settore demanio comunale “senza nocchier in gran tempesta” perchè in “tutt’altre faccende affaccendato” fa orecchie da mercante alle continue pressioni d’intervento, la Capitaneria, sta a guardare.

Un porto quello di Massa Lubrense, di primo livello per la mole di movimento passeggeri, ( numerosissimi i charter e le imbarcazioni adibile al traffico), che ha comunque bisogno di “attenzioni maggiori” con il rafforzamento del personale dell’Ufficio locale marittimo alloggiato in locali angusit e poco accessibili ed impegnati su vari fronti lungo i venti chilometri di costa del territorio soprattutto nel periodo estivo, con le spiagge di Marina di Puolo, Marina del Cantone, la Baia di Recommone,  ed il litorale della Chiaia super affollate.

Sul fronte della sicurezza portuale è da segnalare inattivo, da mesi, malgrado il pericoloso ingresso, il faro di segnalamento all’ingresso del porto.

Gaetano Milone

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