Ritorna il mitico Cineforum del Circolo Endas Penisola sorrentina onlus, l’associazione culturale più longeva della Costiera, sulla terrazza più magica del territorio, quella di Villa Fondi a Piano di Sorrento, con la 36esima edizione della rassegna “Incontri al buio…sotto le stelle”: “Generazioni ed Emozioni a confronto/agosto 2019”. Quattro appuntamenti nell’intero mese di agosto, a cadenza settimanale, alle 20,30, con la Direzione artistica di Antonio Volpe e il dibattito a cura di Carlo Alfaro e Adele Paturzo, che idealmente prosegue il ciclo di film presentati a luglio con grande successo dall’Unitre di Piano guidata da Ambrogio Coppola. In ciascuna puntata, gli animatori culturali dell’Endas inviteranno sul palco uno scrittore di grido a commentare col pubblico il film presentato, confrontandolo con la propria opera letteraria, in un parallelismo vivido e articolato tra le due modalità di narrazione della realtà, il linguaggio del cinema e le suggestioni della letteratura. Prezioso supporto mediatico al ciclo sarà fornito dall’impagabile maestria della coppia Lina e Michele De Angelis con la loro Mda set comunications.
Si comincia mercoledì 7 agosto con il bellissimo film di fantascienza “DOWNSIZING – VIVERE ALLA GRANDE” (Usa 2017, 140’), per la regia di Alexander Payne, col divo Matt Damon. Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui 1 candidatura ai Golden Globe 2018, 1 ai Critics’ Choice Awards 2018 e 1 agli Screen Actors Guild Award 2018 come migliore attrice non protagonista per Hong Chau, 1 candidatura per il Leone d’oro al miglior film a Venezia 2017, 1 ai Satellite Award 2018 e 1 agli Art Directors Guild Awards 2018 per la migliore scenografia, 1 ai VES Awards 2018 per i migliori effetti visivi di supporto, 1 ai Saturn Award 2018 come miglior film fantasy. In Italia la pellicola, che ha aperto la 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, al Box Office ha incassato 290 mila euro; nel mondo, circa 55 milioni di dollari. Accattivante la trama: un pool di scienziati norvegesi ha trovato la soluzione al problema della sovrappopolazione e dei cambiamenti climatici: rimpicciolire uomini e donne in modo da arginare il consumo eccessivo di energia e abbattere i costi dell’umanità, rendendola di nuovo sostenibile per la Terra. Persuaso dalla promessa di una vita ricca e tranquilla, Paul Safranek (senza sua moglie Audrey che all’ultimo momento ci ripensa) decide di abbandonare stress, ordinarietà, debiti e ristrettezze della sua vita a Omaha, in Nebraska, per trasferirsi nella nuova comunità in miniatura in New Mexico, una ricca “small town” sperimentale. Il film ha una dimensione comica, brillante, fantastica, ma è incastonato in un discorso profondamente ecologico di tutela dell’ambiente e dell’uomo, mirando a far riflettere sul vero senso della vita, che, è il messaggio finale, risiede nella solidarietà umana.
A commentare con noi il film, la grande Anna Bartiromo, scrittrice e poetessa di Piano di Sorrento di fama internazionale, nata in Via San Michele nello stesso stabile del pittore Carlo Amalfi e cresciuta, a sua insaputa, nella casa che fu di Giacomo Leopardi, quasi a ricevere un imprimatur inconscio per le arti e le lettere sin dalle fasce. Ex-docente di Lingua e Letteratura Inglese, autrice di libri di narrativa, poesia, saggistica, con i quali ha ottenuto insigni riconoscimenti, appassionata cantrice del mare e della Natura nei sui scritti in prosa e poesia, Anna è anche traduttrice, interprete, giornalista, attivamente impegnata nel sociale. Alla serata targata Endas presenterà il romanzo “Viaggio fantastico fra i pianeti del sogno” (Graus editore), un fantasy, come il film del Cineforum, ma anche, come pure il film, un viaggio interiore nell’animo umano. Il viaggio immaginato dalla potente forza creativa della Bartiromo, infatti, porta la protagonista, una fanciulla piena di curiosità e interrogativi, alla ricerca di se stessa e della radice dell’umanità oltre la vita stessa. E’ peraltro interessante il fatto che il romanzo abbia anticipato la probabilità dell’esistenza di un decimo pianeta nella nostra galassia, molto tempo prima che gli scienziati identificassero il cosiddetto “Pianeta X”. Il critico letterario Francesco D’Episcopo definisce il testo “un autentico, piccolo capolavoro”, per la ricchezza poetica delle descrizioni e i contenuti che afferiscono “al senso riposto e al valore misterioso dell’esistenza umana“, paragonandola addirittura a Dante per la capacità di “perforare lo spessore opaco della realtà e far brillare la luce accecante della parola poetica”.
Carlo Alfaro