SORRENTO: FATTI E PRESUNTI “MISFATTI” DELL’ UFFICIO ABUSIVISMO EDILIZO DEL COMUNE COSI’ COME SEGNALATO DA ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO

SORRENTO: FATTI E PRESUNTI “MISFATTI” DELL’ UFFICIO ABUSIVISMO EDILIZO DEL COMUNE COSI’ COME SEGNALATO DA ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO

SORRENTO: FATTI E PRESUNTI “MISFATTI” DELL’ UFFICIO ABUSIVISMO EDILIZO DEL COMUNE COSI’ COME SEGNALATO DA ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO

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Entrare nei fatti e presunti misfatti dell’Uffico Antiabusivismo Edilizio del Comune di Sorrento è oltremodo difficile e pericoloso per i non addetti ai lavori soprattutto quando c’è lo zampino del diavolo che come al solito ha fatto le pentole dimenticando i coperchi. Eppure quanto uscito fuori dal “pentolone”, per fortuna dei cittadini (quelli onesti), viene regolarmente filtrato e passato al setaccio dalle due benemerite Associazioni del Territorio ( “I cittadini contro le mafie e le corruzioni” ed il Movimento Civico “Conta Anche Tu) che segnalano alle Autorità competenti” la mancata emissione di ordinanze di demolizioni e ripristino dello stato dei luoghi delle opere di edilizia realizzate abusivamente anche se regolarmente accertate dal responsabile dell’Ufficio abusivismo edilizio evitando di applicare le sanzioni previste dall’articolo 31″, durante gli anni 2014 -2018.

In effetti i responsabili delle Associazioni per la legalità chiedono perchè mai il 90 per cento dei sopralluoghi  con ordinanza di demolizione, effetuati dall’anno 2014 al 2018, “dormono” in impolveriti cassetti senza essere notificati ai diretti interessati mentre quelle del 2019, con cambio di Istruttore tecnico vengono regolarmente  inviate ai diretti interessati con ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi.

Misteri, così come quanto avvenuto per il fabbricato di via Calata di Puolo n. 5 dove due manufatti abusivi su un giardino annessi al fabbricato, con oltre il 50 per cento di superficie abusivamente abitata, vengono regolarmente occupati, malgrado con altezza di soli 2,2 metri, da un cittadino con precedenti penali che addirittura ha ottenuto la residenza e l’allaccio di servizi (luce ed acqua). Di detti abusi però esiste domanda di condono (non applicabile anorma di legge,) mai esaminata come tante altre e quindi oggetto di mancata demolizione. Eppure c’è qualcuno come un’anziana pensionata “rea” di aver effettuato un abuso edilizio nei pressi di via dell’Arco che paga con parte della pensione rate mensili per l’ammenda amministrativa di ventimila euro..

Gaetano Milone

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