Mentre sui social continuano ad essere pubblicate accuse infamanti verso coraggiosi cittadini protagonisti di documentate denunce contro il malaffare da parte degli ormai “noti” sudici vermi da fogne, cominciano ad arrivare clamorose conferme alle segnalazioni di “abusi edilizi” da parte di Michelangelo Scannapieco.
E’ il caso degli accertamenti urbanistici su aree pertinenziali (per adesso), del famoso hotel all’ingresso di Sorrento, eseguite da uno degli architetti dell’ IV Dipartimento (Ufficio Antiabusivismo Edilizio).
Ccominciamo con il riportare e le autorizzazioni in sanatoria per la famosa piscina realizzata a ridosso della linea ferroviaria:
in “riferimento al rispetto delle distanze minime dalla sede ferroviaria, -si legge nella relazione – si dà atto che entrambi i titoli abilitativi in sanatoria per le opere che incidono nell’area esterna risultano corredati dal Decreto dirigenziale Regione Campania n. 236 del 10/06/2007 e dalla Società Circumvesuviana con nota del 13/06/2007, valevole quale Autorizzazione in sanatoria a deroga delle distanze di cui al DPR 753/80 dalla attigua sede ferroviaria sia per i lavori edilizi realizzati sul manufatto edilizio a due livelli, sia per le modifiche alla piscina ed alle aree pavimentate, quali opere ricadenti in fasce di rispetto.
Dalla lettura della relazione di servizio apprendiamo delle:
Opere realizzate in assenza di titoli abilitativi,
“Locale wc-spogliatoio, manufatto in muratura; “casette prefabbricate” in legno; “Pergola con copertura in incannucciato e pali di castagno;
Opere in difformità ai titoli abilitativi acquisiti:
Area pavimentata limitrofa alla piscina, per una estensione pari a circa 140 mq (in contrasto con quanto assentito con il rilascio del titolo in sanatoria PdC n.16/08;
“Manufatto ” locale bar: (trasformazione d’uso del piano terra del manufatto a due livelli da superficie residenziale a zona “bar” con presenza di attrezzature, lavabo, e ripiano di prteparazione bevande, completo di predisposizione impiantistiche, in contrasto con la condizione d’uso residenziale legittimata dalla concessione Edilizia in sanatoria n.618.
E poi, incredibilmente, ” Tale configurazione del manufatto è stata accertabile dalla scrivente sono al un esame esterno, visto che al momento del sopralluogo non è stato possibile ispezionare internamente il locale”.
La relazione risale al 28 marzo2023.