SORRENTO: MASSIMO COPPOLA, PADRE PADRONE DELLA “RES PUBLICA” SORRENTINA E DI TUTTO QUANTO GIRA INTORNO

SORRENTO: MASSIMO COPPOLA, PADRE PADRONE DELLA “RES PUBLICA” SORRENTINA E DI TUTTO QUANTO GIRA INTORNO

SORRENTO: MASSIMO COPPOLA, PADRE PADRONE DELLA “RES PUBLICA” SORRENTINA E DI TUTTO QUANTO GIRA INTORNO

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Da “L’E’tat, c’est moi!” al Robin Hood, nobile sassone, dio della foresta con un ochhio a “Feste, farina  e forca, le tre F di Ferdinando di Borbone. Corsi e ricorsi storici, un concetto di Giambattista Vico, interpretato a memoria da Massimo Coppola infaticabile sindaco di Sorrento con il dono dell’ubiquità per celebrare nel quotidiano il suo egocentrismo.

Qualcuno più realista e “cattivello” interpreta il comportamento del primo cittadino sorrentino come uomo “prigioniero” di poteri forti politici che in cambio di “carta bianca” nella gestione del quotidiano, gli impongono spartizioni di prebende varie ma soprattutto cernita tra buoni e cattivi.

Questa può essere una spiegazione del comportamento “politico del sindaco di Sorrento che questa mattina, cosa gravissima ed inspiegabile tra i comuni mortali, non ha inviato l’Assessore all’Ambiente del comune, Ilaria Di Leva, alla “Festa degli Alberi” in piazza Angelina Lauro, ” che ha visto protagonisti – si legge sulla stampa di potere o meglio, asservita al potere in cambio di  lauto”stipendio” mensile – gli alunni delle prime classi di tutti gli istituti scolastici della città”.

E’ questo forse lo specchio di una guerra in corso al primo piano del palazzo di Città, con divieto a voci libere e professionalmente valide di presenziare ad iniziative pubbliche, ( il giorno precedente il sindaco si è fatto accompagnare a Roma al Senato dove ha parlato dell’esperienza turistica di Sorrento, da un fido scudiero (di nome e di fatto)  con “coltura” al posto di cultura per caratteristica, certamente imposto da presunti ricattatori politici  come da tempo si dice in giro, con emarginazione del gruppo di appartenenza dell’assessore Di Leva.

Nel frattempo giudizi negativi  dalla parte “sana” della cittadinanza piovono sul modo di amministrare la Città mentre registriamo un accorato appello del Wwf  per il censimento dei grandi alberi.

“Sono contenta che il Sindaco abbia avuto l’ardire di celebrare la Festa dell’albero, ha dichiarato Eugenia Di Leva volontaria a 360 gradi nel sociale , combattiva e determinata cittadina a tutela e salvaguardia del’ambiente. Spero solo che raffrontando questa sua iniziativa con lo scempio operato in danno degli alberi e dei reperti di Sottomonte, con l’abbandono delle Tore, dell’Agruminato e del Parco Giò, qualche cittadino possa cominciare a farsi un’idea dell’unico e reale interesse di chi dovrebbe rappresentare i nostri”.

In tempi di crisi climatica gli alberi sono gli alleati più preziosi per il Pianeta,- ha ribadito Claudio d’Esposito, presidente Wwf Terre del Tirreno –  per noi e le nostre città, e non possiamo dimenticarlo. La “Festa dell’Albero” deve essere occasione di riflessione sulla loro importanza; è tempo di piantare gli alberi non di abbatterli, è tempo di averne cura perché possano crescere sani e vigorosi, anzi averne cura dopo la piantumazione deve diventare una consuetudine e non un’eccezione! Tra gli alberi quelli centenari custodiscono la storia evolutiva dell’umanità ed anche la loro straordinaria longevità avvenuta malgrado lo scorrere del tempo è garanzia della presenza di un corredo genetico capace di rispondere ai cambiamenti climatici. Anche in Penisola sorrentina vantiamo questi patriarchi arborei, che andrebbero tutelati con l’apposizione del vincolo monumentale come succede sempre più spesso nel resto d’Italia, una richiesta che il WWF Terre del Tirreno ha più volte rivolto invano all’amministrazione di Sorrento, che oggi rinnoviamo, certi che questa giornata possa finalmente essere il punto di partenza per un approccio nuovo nei confronti dei nostri amici vegetali, che porti ad una reale tutela di tutti gli alberi, compresi i “grandi vecchi”, affinchè non resti della festa dell’albero solo uno “spot”.

 

Gaetano Milone

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