NAUFRAGIO CONCORDIA: I LEGALI DI SCHETTINO PRESENTANO RICORSO ALLA CORTE DI STRASBURGO

NAUFRAGIO CONCORDIA: I LEGALI DI SCHETTINO PRESENTANO RICORSO ALLA CORTE DI STRASBURGO

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Naufragio nave Concordia e condanna del comandante Schettino. NeI ricorso alla corte di Strasburgo i legali di Schettino hanno sottolineato la ”pressione molto forte” che ha caratterizzato il processo e
anche l’attività del pubblico ministero. Tra i punti centrali
del ricorso la presunta deroga al principio del giudice naturale
(rpt, naturale) precostituito per legge. L’avvocato Senese a
tale proposito ha evidenziato che tale norme è garantita dalla
Costituzione. ”I cittadini hanno diritto di essere giudicati
dal giudice naturale” ha affermato ricordando che la vicenda
Concordia, configurando reati colposi, avrebbe dovuto essere
assegnata alla terza sezione della Corte di Appello di Firenze e
che invece Schettino venne giudicato da una sezione ”costituita
ad hoc”. A giudizio dei legali si è trattato di ”una
violazione dell’articolo 25 della Costituzione”.
Se l’esito del procedimento promosso davanti alla Corte
europea – ha spiegato De Sena – sarà favorevole alla difesa, in
Italia verrà avviata obbligatoriamente la revisione del
processo. Ma anche se il ricorso dovesse venire bocciato, gli
avvocati si attiveranno lo stesso per promuovere la revisione:
”il nostro non è un intento rivendicativo, ma per
l’affermazione di principi di giustizia che devono valere per
tutti i cittadini”.
Lo stesso Schettino, è stato reso noto, ha inviato una
lettera a Strasburgo precisando che il ricorso ”non è contro
l’Italia” ma rappresenta ”la richiesta di un giusto processo
nel rispetto dei diritti costituzionali”. L’avvocato Irene
Lepre ha detto che Schettino ”si aspetta la tutela dei diritti
di cittadino italiano e europeo” ed ha sostenuto che il clima
che ha condizionato l’esito del processo non è attribuibile solo
alla stampa ”ma anche a organi istituzionali”. Mentre
l’avvocato Laino ha detto che Schettino ha rappresentato ”un
capro espiatorio” mentre nel naufragio della Concordia è stato
un intero ”sistema che non ha funzionato”.

Gaetano Milone

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