RITI DELLA SETTIMANA SANTA A SORRENTO: LA PROTESTA DI MICHELANGELO SCANNAPIECO

RITI DELLA SETTIMANA SANTA A SORRENTO: LA PROTESTA DI MICHELANGELO SCANNAPIECO

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Una protesta eclatante com’è nel suo stile, da sempre, una contestazione visiva che va direttamente al cuore dei sorrentini:”L’infedele vestito di bianco”.

Una presenza “irriguardosa” all’interno di  una processione, la “Bianca”,  la “Processione dell’Addolorata” organizzata dall’Arciconfraternita di Santa Monica,  in uscita alle tre del mattino di Venerdì Santo con rientro in chiesa all’alba, quella di “Mister 5000”, presunto collettore di tangenti in cambio di favori autorizzativi di abusi edilizi, oggetto di numerose denunzie da parte di Michelangelo Scannapieco.

Uno sfilare penitenziale a prima vista del  presunto “dirigente malfattore”, con il capo coperto, ma poi addirittura come segnalato da tanti confratelli, “sfrontato”, a volto scoperto,come “portante” in alcuni tratti, della statua della Madonna Addolorata.

Una battaglia quindi, a 360 gradi, quella intrapresa da Michelanglo Scannapieco,  che entra a gamba tesa anche all’interno di logiche organizzative del “Governo” delle Arciconfraternite, le cui presenze “penitenziali” dei confratelli in Processione, andrebbero verificate nello spirito di una “Chiesa povera e per i poveri” come affermato da papa Francesco al momento della scelta del suo nome.

Gaetano Milone

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