SORRENTO, MARINA GRANDE NEL CAOS: VUOLSI COSI’ COLA’ DOVE SI PUOTE CIO’ CHE SI VUOLE E PIU’ NON DIMANDAR

SORRENTO, MARINA GRANDE NEL CAOS: VUOLSI COSI’ COLA’ DOVE SI PUOTE CIO’ CHE SI VUOLE E PIU’ NON DIMANDAR

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Prima domenica di giugno a Marina Grande nel caos più totale grazie anche alla mancanza di Vigili Urbani ( stagionali ancora non assunti) e mancata entrata in vigore della Zona a Traffico Limitato (Ztl).

I bagni pubblici, quelli gestiti insieme ai più remunerativi di piazza Achille Lauro e di piazza Tasso  da una cooperativa,  con la presenza – ombra, così come in tutte le cooperative che operano a Sorrento, di un noto politico in disarmo, sono stati aperti ieri su pressione degli abitanti della zona.

Il “facite ammuina” della Marina Borbonica (serviva ad altri scopi) è l’imperativo categorico dell’Amministrazione comunale di Sorrento felice di accontentare tutti, commercianti, baristi, ristoratori, concessionari e chi più ne ha più ne metta per avere in controparte un consenso elettorale duraturo.

Intanto nuove attività con licenza di tutto, compresa lanuova destinazione d’uso, fioriscono come funghi, troppo spesso in deroga alle leggi dello Stato e a quelle della sicurezza della salute pubblica.

La parola d’ordine imperante nella capitale del turismo internazionale è “vietato vietare” con un assordante “silenzio-assenso” delle autorità.

Michelangelo Scannapieco, la famosa frase del tuo illustre omonimo rivolto alla statua del Mosè: “Perchè non parli” è terribilmente attuale:

Gaetano Milone

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